Taranto contestare Renzi e i suoi parlamentari
megafono è giusto e necessario - la repressione non passerà!
Fissato per il 9 novembre il processo per i 15 denunciati per la
manifestazione a Taranto contro Renzi del 29 luglio scorso.
Non abbiamo nulla da cui "difenderci"! Trasformeremo il processo
in un atto di accusa verso Renzi, il suo governo, il loro Stato, che era venuto
a vantarsi di aver fatto "tanto per Taranto", ma giustamente trovò la
denuncia e la protesta degli operai Ilva, di tanti altri lavoratori, di donne
dei quartieri inquinati, di giovani, dello Slai Cobas sc che aveva chiamato
quel giorno a manifestare uniti contro quella che era una provocazione e un
ennesimo attacco per lavoratori e masse popolari di Taranto:
10 decreti solo per salvare i profitti di vecchi e nuovi padroni dell'Ilva, nessuna bonifica, nessuna difesa dei posti di lavoro e sicurezza all'Ilva; a questi nemici si aggiunsero i servi parlamentari, il "sempre in televisione", Pelillo, che vuole mantenere ben salda la sua poltrona in parlamento calpestando i diritti fondamentali di lavoro e salute; questi il 29 pensava di fare il gradasso tra la gente, ma ebbe la dovuta "risposta".
10 decreti solo per salvare i profitti di vecchi e nuovi padroni dell'Ilva, nessuna bonifica, nessuna difesa dei posti di lavoro e sicurezza all'Ilva; a questi nemici si aggiunsero i servi parlamentari, il "sempre in televisione", Pelillo, che vuole mantenere ben salda la sua poltrona in parlamento calpestando i diritti fondamentali di lavoro e salute; questi il 29 pensava di fare il gradasso tra la gente, ma ebbe la dovuta "risposta".
Questo processo deve trovare uniti i 15 denunciati, e avere il sostegno
concreto, politico di tutte le realtà sociali, tutti coloro che il 29 c'erano e
anche di quelli che non c'erano.
Questo processo deve vedere uniti anche gli avvocati, perchè vi sia
un'unica voce, un'unica battaglia, quella che serve, anche nelle grige aule del
Tribunale.
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