1. I pagamenti sono partiti. Parziali e con grande confusione. L'ultima volta che ci dissero che erano partiti fu al blitz all'Inps del 19 giugno. Ora siamo saliti su una torre e sono partiti forse davvero. Risulta dimostrato: siamo ormai al rispetto di diritti già conquistati, a suon di azioni di forza e lotta.
2. Dove sono le anime pie che hanno messo sotto accusa l'azione dei lavoratori quando risulta ormai palese che la nostra azione è provocata dalla privazione di lavoro e diritti che subiamo e non il contrario.
3. Fin dove volete spingerci? Noi a un certo punto scendiamo
anche da quella torre. E poi? Cosa ci toccherà fare la prossima
volta?
I lavoratori alla fine forse saranno gli unici a
prendersi le denunce. C'è un livello di mancanza di indagine,
ispezione e inchiesta spaventoso su Qf.
4. Tutti parlano di cassa. Che pretendiamo! Tutta! Nessuno parla del fatto che Qf non sta pagando gli stipendi. E non consegna le buste paga Chi ha lavorato di più ora riceve meno cassa. Questa azienda sta giocando con i nervi e sequestrando il contratto nazionale. È stato fatto passare il concetto che il pagamento degli stipendi non sta in capo al privato. Vogliamo indignarci per questo o lasciamo ancora una volta che gli unici a metterci faccia e corpo siano gli operai del collettivo di fabbrica?
5. Noi abbiamo avuto sentore sin dall'inizio di avere a che fare con una proprietà incompetente o con manovre poco chiare. Chi ha esercitato, oltre a noi, la funzione di verifica e controllo? Un intero sistema ha preferito le suggestioni del Cavaliere bianco alle osservazioni puntuali di un gruppo di operai. E siamo così arrivati fin qua.
6. Cosa chiediamo oggi? I flussi per sbloccare tutta la cassa. I pagamenti di tutti gli arretrati. Un tavolo di regia tra Inps, istituzioni, ispettorato del lavoro, Inail perché si smetta di usare la burocrazia e i rimpalli tra enti competenti come arma invisibile e involontaria complice delle trame aziendali, per fare impazzire nell' incertezza una comunità operaia
7. Della reindustrializzione ne parliamo domani. Diciamo solo una
cosa: tutte le idee da noi portate, elaborate a mani nude, da operai
e solidali, sono nella migliore delle ipotesi il migliore volano
della svolta. Nella peggiore sono complementari.
L'idea della
fabbrica socialmente integrata, delle produzioni socialmente ed
ecologicamente avanzate, che qualcuno ha provato a bollare come
fantasie ingenue, sono oggi la via industriale per un intero
territorio
8. Non permetteremo un secondo Borgomeo. Chi è venuto a parlare di lavoro, diritti e futuro, si è innamorato del Collettivo di fabbrica. Chi è venuto a depredare e ingannare ci odia alla morte. E noi ricambiamo. A testa alta. 45 metri da terra.
9. Ora che tutta la visibilità su di noi, solidarietà a Fimer, Mondoconvenienza, Maggio Fiorentino e a tutte le vertenze aperte. Ci scusiamo invece con le lavoratrici e i lavoratori del cantiere di San Niccolò per il contrattempo. Ma a volte meglio un contrattempo, che avere un tempo contro.
10. Ci vediamo l'8 e 9 luglio presso Gkn. Comunque vada, a luglio insorgo quando voglio.
Nessun commento:
Posta un commento