martedì 2 ottobre 2012

FINCANTIERI PALERMO: SI PERDONO COMMESSE PERCHE' I BACINI NON SONO PRONTI!


INDUSTRIA NAVALE. Il gruppo Barbaro propone la sistemazione di quattro petroliere, ma non c’è la disponibilità dei bacini per ospitare la prima
Cantiere di Palermo, salta una riparazione

I bacini galleggianti da 19 e 52 mila tonnellate sono in condizioni disastrose e in attesa che si definiscano le due gare europee per l’inizio dei lavori di ristrutturazione.
Il gruppo Barbaro sceglie il Cantiere navale di Palermo per i lavori di carenaggio di questo petroliere. Ma nello stabilimento non c’è la disponibilità dei bacini per ospitare la prima nave, che adesso farà rotta in un cantiere della Turchia. La linea di produzione dentro Fincantieri, infatti, può contare al momento solo del bacino da 400 mila tonnellate e quello in muratura da 19 mila, visto che quelli galleggianti da 19 e 52 mila tonnellate sono in condizioni disastrose e in attesa che si definiscano le due gare europee per l’inizio dei lavori di ristrutturazione.
“La possibilità di portare la prima nave dentro lo stabilimento palermitano purtroppo è sfumata per la mancanza dello spazio in bacino – dice Alfredo Barbaro – ma riproveremo più avanti con le altre tre navi, sempre che Fincantieri trovi lo spazio.”
Gli armatori palermitani hanno da poco avuta riconsegnata la nave cisterna Alba Marina, entrata in Cantiere per i lavori di trasformazione. Lavori che si sono conclusi con qualche giorno di anticipo rispetto alla data di consegna e che sono stati apprezzati dagli stessi Barbaro. Come segno di riconoscimento, gli armatori hanno devoluto 5 mila euro al fondo di solidarietà per gli operai del cantiere e dell’indotto.
“E’ vero che è mancata la disponibilità degli spazi – ammettono da Fincantieri – ma per il resto del pacchetto di navi non c’è nessun problema. Aspettiamo un segnale dagli armatori per stabilire i tempi delle lavorazioni”.
Quella dei Barbaro sembra essere più di una semplice operazione di maquillage di parte della flotta. Gianni Barbaro, infatti, ha avuto modo di incontrare l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, per aprire un dialogo su nuove commesse di lavoro nello stabilimento. “C’è apprezzamento per la scelta dell’armatore palermitano di puntare sul Cantiere Navale- commenta il sindaco Leoluca Orlando. Gli fa onore anche il festo del premio in denaro ai cantierini. Altro aspetto è quello dei bacini, che spero si risolva presto per rendere possibile l’arrivo di nuove commesse di trasformazione, riparazione e costruzione di navi”. Il gruppo Barbaro sta lavorando per portare a Palermo il congresso della Confitarma, l’associazione degli armatori.
“Ci piace pensare che in Sicilia si punti allo sviluppo – continua Alfredo Barbaro. Questa è la nostra scommessa, anzi il nostro sogno”. Ma al di là dei buoni propositi dell’armatore e dell’azienda, rimane da sciogliere il nodo dei bacini, oggetto di una battaglia legale tra Fincantieri e la Cimolai di Pordenone per l’aggiudicazione delle gare in arrivo al Cantiere ci sono alcune commesse che garantirebbero lavori fino a dicembre.

Gds 29 settembre 2012

 
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