Ieri matttina gli operai dello slai
cobas Cementir hanno scioperato e presidiato per diverse ore l'ingresso della
fabbrica - nelle prime 3 ore nessun camion, compresi i camion che
trasportano il clinkers da Barletta (prima prodotto all'interno della Cementir
di Taranto), ha potuto entrare e tutto il piazzale è stato bloccato. E' stato
un primo segnale forte da parte degli operai di rivendicare lavoro e diritti.
Il presidio ha raccolto la calda
solidarietà degli operai delle ditte dell'appalto che si sono fermati fino a
quando hanno potuto. Gli stessi autisti dei camion dopo un primo anche vivace
chiarimento hanno condiviso le ragioni della lotta, e non hanno tentato alcuna
forzatura del blocco.
La direzione Cementir ancora una
volta h dichiarato che si rifiuta di incontrare le RSA slai cobas, violando la
libertà di organizzazione sindacale, e con una motivazione al limite
dell'assurdo: per chiedere l'incontro devono farlo attraverso le Rsu dei
sindacati confederali, come se questi operai non si fossero organizzati nello
slai cobas proprio contro i sindacati confederali. E' l'azienda che si pone di
fatto come la principale sponsorizzatrice delle Rsu di cgil, cisl, uil in
questa fabbrica.
Alle 10.30 una delegazioone dei
lavoratori ha incontrato la direzione dell'Ispettorato del lavoro, che sta
facendo una indagine sulle denunce dello slai cobas su questi punti:
1) la cassintegrazione per "crisi" è
infondata, il gruppo Caltagirone (proprietario della Cementir), afferma che
anche "il 2014 è iniziato positivamente e il primo trimestre sta andando
meglio del previsto". E Francesco Caltagirone jr ha aggiunto che: "A
fine anno ci aspettiamo "un multiplo rispetto all'anno scorso". Ma
intanto nella Cementir spa di Taranto gli operai restano in cassintegrazione
straordinaria, permettendo all'azienda di scaricare i costi del lavoro sugli
operai e sullo Stato
2) Nello stabilimento di Taranto,
l'azienda sta facendo arrivare il clinkers da Barletta, mentre prima veniva
prodotto in loco; attualmente vi è una media di 15 camion al giorno che
arrivano per il trasporto di tale
materiale - quindi l'attività
produttiva non è in calo, ma è in corso solo una politica industriale di
risparmio dei costi, che ancora una volta vengono scaricati sugli operai. Se il
clinkers fosse prodotto a Taranto non ci sarebbe motivo di tenere operai in
cig.
3) E' stata affidata alla ditta MTR
la movimentazione dei sacchi, anche questo lavoro potrebbe essere fatto da
personale interno in cig e con muletti interni attualmente fermi.
4) Benchè l'azienda abbia acquisito
2 commesse nuove, non vengono fatti rientrare lavoratori dalla cassintegrazione
o, continuando l'operazione discriminatoria, vengono chiamati dalla cigs sempre
gli stessi.
5) L'azienda, inoltre, non provvede
alla sicurezza, in particolare il vano adibito allo scarico mezzi che
trasportano il clinkers è privo di impianto antincendio, e c'è una
depolverizzazione insufficiente.
L'incontro avuto con il direttore
dell'ispettorato del lavoro accelera gli accertementi.
Giovedì i coordinatori saranno anche
in Procura per verificare l'andamento dell'esposto analogo.
Dopo questo sciopero di ieri, ora si
andrà a un nuovo blocco prolungato che sarà deciso dall'assemblea del 20 maggio
ore 18 in via Rintone 22 Taranto.
Cementir e sindacati confederali se
ne dovranno fare una ragione, in questa fabbrica la nuova realtà slai cobas è
ben decisa a riaprire i giochi che stanno portando la Cementir alla chiusura
certa.
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