Un migliaio in piazza sabato
pomeriggio a Palermo per il diritto alla casa e il lavoro per
tutti tra senzacasa, disoccupati, precari, lavoratori, cassaintegrati,
studenti, militanti...
Un corteo vivace e combattivo
che ha attraversato la città, da Piazza Pretoria sede del Comune di Palermo
fino alla Prefettura, contro il governo Renzi del Jobs Act che sancisce la
precarietà permanente sul lavoro, dell'odioso decreto Lupi che attacca un
diritto basilare come quello della casa di cui migliaia di famiglie nel paese
sono prive, contro il governo del passo in avanti in termini reazionari, di
moderno fascismo, della borghesia al potere che non risponde ai bisogni reali
delle masse popolari se non in modo repressivo, contro i “nuovi” vergognosi
spot elettorali che servono ai politici vecchie nuovi a ingannare ancora una
volta le masse e incanalarle dentro i recinti della delega con il voto. Una
manifestazione cittadina sull'onda del percorso nazionale di lotta che ha visto
nel 12 aprile a Roma la prima risposta di massa contro il “neo” governo Renzi
che non ha perso affatto tempo a uscire allo scoperto accentuando lo stato di
polizia per soffocare ribellione e lotta.
Una
manifestazione che ha portato in piazza anche la denuncia e protesta contro le
istituzioni locali, dalla Regione Siciliana di Crocetta al Comune di Orlando,
fino ad oggi latitanti dinnanzi ai tanti problemi concreti e immediati della
gente mentre nei palazzi del potere dilagano privilegi, sperperi, corruzione,
malaffare... di ogni sorta.
Una
manifestazione in generale accolta positivamente dalla gente, anche applaudita
in prossimità di alcuni quartieri popolari.
L'arrivo in
Prefettura del corteo determinato ad “assediare” il palazzo, con la denuncia in
particolare di una parte di disoccupati e precari contro la presenza massiccia
soprattutto della digos e polizia, ha affrettato l'organizzazione di un
incontro con una rappresentante del palazzo dato che la prefetta, tanto per
cambiare, era assente, ad ulteriore conferma che le Istituzioni non hanno
orecchie per “sentire” i bisogni delle masse popolari. Ma questi bisogni non
possono aspettare! È per questo che il percorso di lotta continua nelle
prossime settimane... anche in preparazione della manifestazione dell'11 luglio
a Torino in occasione del vertice europeo “contro la disoccupazione
giovanile”...
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