Incidente sul lavoro:
schiacciato da una pressa muore operaio di 24 anni
FRANCAVILLA
- Tragico incidente sul lavoro presso "Fer. Metal. Sud", azienda
operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti a Francavilla Fontana. Per
cause ancora in corso d’accertamento, a perdere la vita un operaio di 24 anni,
Francesco Leo, di Francavilla. Sul luogo dell'incidente, sono intervenuti
i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana e un’ambulanza del 118.
La dinamica. Secondo le prime ricostruzioni il ragazzo sarebbe rimasto schiacciato da una pressa utilizzata per la compressione dei rifiuti. Oltre ai carabinieri sul posto anche lo Spesal della Asl di Brindisi, per verificare il rispetto della normativa del lavoro, e il pm di turno, Milto Stefano De Nozza che valuterà se disporre l'autopsia. All'incidente avrebbe assistito ad un collega mentre il padre del ragazzo, anch'egli tra i dipendenti della Fer.Metal è stato tra i primi ad accorrere e a capire la tragedia.
Sindaco sconvolto. "Sono sconvolto e devastato" ha commentato sul proprio profilo Facebook il sindaco della città, Maurizio Bruno. "Da Maurizio, da padre, scrivere qualcosa in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri. Ma da sindaco voglio che la famiglia del giovane operaio tragicamente scomparso questa mattina senta tutta la vicinanza, il calore e l'abbraccio della sua comunità", l'espressione di cordoglio.
La dinamica. Secondo le prime ricostruzioni il ragazzo sarebbe rimasto schiacciato da una pressa utilizzata per la compressione dei rifiuti. Oltre ai carabinieri sul posto anche lo Spesal della Asl di Brindisi, per verificare il rispetto della normativa del lavoro, e il pm di turno, Milto Stefano De Nozza che valuterà se disporre l'autopsia. All'incidente avrebbe assistito ad un collega mentre il padre del ragazzo, anch'egli tra i dipendenti della Fer.Metal è stato tra i primi ad accorrere e a capire la tragedia.
Sindaco sconvolto. "Sono sconvolto e devastato" ha commentato sul proprio profilo Facebook il sindaco della città, Maurizio Bruno. "Da Maurizio, da padre, scrivere qualcosa in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri. Ma da sindaco voglio che la famiglia del giovane operaio tragicamente scomparso questa mattina senta tutta la vicinanza, il calore e l'abbraccio della sua comunità", l'espressione di cordoglio.
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Mirano, operaio precipita da
oltre 3 metri e muore
L'incidente
sul lavoro all'Autodemolizione Vivian. La vittima è un 40enne di Mira di Filippo
De Gaspari
|
16 gennaio
2017
L'attività
di autodemolizioni dove lavorava Andrea Dalan
MIRANO. Precipita da oltre 3 metri all’interno
dell’azienda per cui lavora: morto sul colpo. Tragedia questa mattina
all’Autodemolizione Vivian, in via Taglio, ai confini tra Mirano e Marano di
Mira. Mirese è anche la vittima, Andrea Dalan, di 40 anni. Ricostruire
l’accaduto toccherà agli ispettori dello Spisal, il servizio di prevenzione per
l’igiene e la sicurezza negli ambienti di lavoro della Usl 3 Serenissima, che
hanno effettuato il sopralluogo nell’azienda, insieme a carabinieri di Mirano. Secondo
le prime informazioni raccolte, l’uomo ha perso l’equilibrio mentre lavorava in
quota, sopra uno scaffale, volando da un’altezza di oltre cinque metri. Lo
schianto gli è stato fatale, anche perché avvenuto non direttamente al suolo ma
su alcuni macchinari che si trovavano sotto. Per lui non c’è stato nulla da
fare. I soccorsi sono scattati subito, chiamati dai colleghi
dell’autodemolizione, ma i sanitari del Suem giunti sul posto non hanno potuto
che constatare il decesso dell’operaio. Sul posto anche i carabinieri della
stazione di Mirano per i primi rilievi, poi però le indagini sull’accaduto sono
passate ai tecnici dello Spisal. Toccherà a loro stabilire cosa sia successo e
soprattutto se il quarantenne lavorasse con tutti i dispositivi di protezione
necessari per svolgere manovre “in quota”. Dolore a Oriago, dove Dalan abitava
con i genitori, una famiglia molto conosciuta in paese. Iscritto all'Avis,
pochi anni fa era stato premiato per il suo impegno (25 donazioni). Gli amici
lo ricordano come una persona disponibile, gentile. "Era sempre pronto a
dare una mano"
Scoppio nel parcheggio di una piscina. Feriti
gravemente tre operai e due passanti
di Redazione online
NAPOLI - Tragedia nel quartiere napoletano di
Chiaiano. Un uomo di 60 anni e altre 5 persone sono rimaste ferite - due in
modo gravissimo - per lo scoppio di un bombolone di gas situato nel parcheggio
della piscina «Ariete», in via Guantai ad Orsolone, non lontano da alcuni
importanti presidi ospedalieri.
Carbonizzato
Un incidente sul lavoro, dunque. A perdere la vita è
un operaio sessantenne che stava provvedendo alla manutenzione dello stesso
impianto di stoccaggio di gas: é rimasto carbonizzato dall’incendio seguito
alla deflagrazione. Altri tre suoi colleghi sono rimasti feriti in maniera
molto grave (uno di loro presenta ustioni sul 90% del corpo) al pari di due
passanti.
Distrutte 4 macchine
Distrutte quattro autovetture parcheggiate nelle
vicinanze. Sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e i vigili del
fuoco. Chiuse per diverse ore le strade vicina al luogo dell’incidente.
«Abbiamo sentito un boato fortissimo - hanno raccontato alcune persone che
abitano nella zona - poi tutti ci siamo precipitati in strada. Sono stati
minuti di vero terrore».
16 gennaio
2017 | 11:57
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