Lo scorso 23 agosto le “forze dell’ordine” sono
intervenute contro i lavoratori e le lavoratrici in presidio permanete davanti
ai cancelli della Comital di Volpiano, che a luglio a dichiarato la cessata
attività e il licenziamento dei 140 lavoratori impiegati.
Siamo nuovamente alla barbarie: da una parte, una
classe padronale sempre più arrogante, decide l’ennesima chiusura non
ritendendo più profittevole l’attività di un impianto che fino a poco tempo
prima lavorava a pieno ritmo, dall’altra i lavoratori, senza più gli
ammortizzatori sociali cancellati dal Governo, sperano nell’intervento del
padrone precedente, che ha venduto ad un padrone francese l’impianto, per
riprendere il lavoro ed evitare i licenziamenti. Nel mezzo, le istituzioni
dello Stato, incapaci di dare una qualsiasi soluzione alternativa se non
l’intervento di polizia e carabinieri che attaccano il presidio dei lavoratori
in lotta per consentire la partenza di camion come da richiesta dell’azienda.
Alle
lavoratrici e ai lavoratori della Comital impegnati a difendere il loro posto
di lavoro, va la nostra piena solidarietà. Rivendichiamo un intervento pubblico
che difenda i posti di lavoro e la capacità produttiva degli impianti anche
espropriandoli al padrone arrogante di turno. Rivendichiamo la riduzione
generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario, per redistribuire il
lavoro e per questa via risolvere la disoccupazione. Condanniamo l’operato
delle cosiddette forze dell’ordine, le cui azioni squadristiche sempre più
spesso e in modo sempre più violento colpiscono le lotte contro lo
sfruttamento, per il diritto al lavoro, alla casa, e ad un’esistenza libera e
dignitosa.
Torino 28 agosto 2017
IL SINDACATO è UN’ALTRA COSA – OPPOSIZIONE IN CGIL del
Piemonte
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