GRAVE ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI MANIFESTARE DEI LAVORATORI DA PARTE DI FIOM FIM UILM A BERGAMO. UN PRESIDIO PER IL 5 NOVEMBRE INDETTO ALL'ULTIMO DAVANTI ALL'UNIONE INDUSTRIALI, SOLO IL TEMPO DI FINIRE IN ALCUNE BACHECHE SINDACALI ED È STATO SUBITO REVOCATO 'PER NON FAVORIRE IL CONTAGIO'. COME PER I PADRONI, PER FIOM FIM UILM GLI OPERAI POSSONO SOLO LAVORARE MA NON POSSONO PORTARE LA RABBIA SOTTO CONFINDUSTRIA. NON ESITANO A SOSTENERE LE TENDENZE REPRESSIVE AL DIRITTO DEI LAVORATORI A MANIFESTARE, CHE SI PUÒ E SI DEVE FARE IN SICUREZZA. VOGLIONO IL PIENO CONTROLLO DI UNA TRATTATIVA CONTRATTUALE CHE SENZA LA FORZA E IL PROTAGONISMO DEGLI OPERAI, NELLE FABBRICHE E NELLE PIAZZE, NON PORTERÀ RISULTATI PER I LAVORATORI.
A QUESTO SI AGGIUNGE LA MEDESIMA GRAVE DECISIONE DEL SINDACATO ALLA SAME, A STRAGRANDE MAGGIORANZA DELL'OPPOSIZIONE FIOM, CHE HA 'RINUNCIATO' AD UN CORTEO IN AUTO PER LE VIE CITTADINE DURANTE LE 3 ORE DI SCIOPERO PROGRAMMATE, 'GIUSTIFICANDO LA SCELTA CON L'EMERGENZA SANITARIA'. NEL CONCRETO UN OPPOSIZIONE SEMPRE MENO ALTERNATIVA ALLA FIOM ORIGINALE.
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