ATESSA. Sono saliti a 37 i casi di contagiati Covid in Sevel e lo Slai Cobas chiede la sospensione immediata delle attività lavorative «al fine di garantire la salute dei lavoratori attraverso...
di Daria De Laurentiis
ATESSA. Sono saliti a 37 i casi di contagiati Covid in Sevel e lo
Slai Cobas chiede la sospensione immediata delle attività lavorative
«al fine di garantire la salute dei lavoratori attraverso adeguato
screening sanitario». Il sindacato ha scritto all’azienda, alla
prefettura, alla Regione e alla Asl.
Intanto si è riunita ieri
la commissione Covid. Nei giorni scorsi è stato attivato
dall’azienda il cosiddetto contact tracing (tracciamento dei
contatti), utilizzato anche in altri ambiti e consigliato dal
ministero della Salute per identificare e gestire i contatti dei casi
confermati di Covid-19 e che permette di individuare e isolare
rapidamente gli eventuali casi secondari. Ed è stata predisposta una
mappa dei contagi nello stabilimento che verrà aggiornata. «In base
a questa mappa», riferisce un componente del comitato Covid e rsa
aziendale, «è stato possibile stabilire che, al momento, non esiste
un focolaio Covid. Il numero dei contagi è generalizzato tra turni e
officine». Al montaggio ad esempio, finora sono state coinvolte le
Ute (Unità tecnologiche elementari) 1-3-5-6-7-8-9 e 11. Al momento
sono stati registrati 16 casi al montaggio, 2 casi in verniciatura, 8
in lastratura, 2 in finizione, 1 alla logistica e uno nell’ufficio
centrale.
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