Giovedì 27
la manifestazione per lo sciopero della Fiom a Palermo si è svolta sul classico
percorso piazza croci-piazza massimo dove è terminata con il comizio dei
rappresentanti di alcune vertenze e con quello conclusivo di Landini.
Così come lo
sciopero generale dei sindacati di base, anche oggi gran parte del corteo
era costituita da studenti medi molti dei quali di scuole occupate. Tra gli
slogan gridati "contro la scuola dei padroni, 10-100-100
occupazioni", più altri con slogan diretti contro Renzi.
Ci saranno
stati circa 300 studenti e 200 lavoratori tutti della fiom-cgil. Presenti anche
lavoratori di funzione pubblica e uffici
A differenza
degli studenti, dagli spezzoni dei lavoratori non provenivano slogan.
Presenza
regionale con lavoratori provenienti dalla provincia di Messina, Siracusa in
particolare ma anche da Priolo.
La nostra
squadra di propaganda divisa in 2 gruppi ha distribuito 200 volantini, 30 copie
del giornale.
ha fatto
video e foto al corte e fatto inchiesta tra gli operai
Agli
studenti è stato anche distribuito un invito per la serata sulla rivolta di
Ferguson USA informando i ragazzi che andremo a mettere le locandine fuori
dalle loro scuole.
abbiamo
parlato con
-un operaio
della Selit di Carini che per ora hanno il contratto di solidarietà che prevede
il 60% dello stipendio più il 10% del 60%, al momento su 165 lavoratori
l'azienda ha dichiarato un esubero di 100
-un operaio
dell'Italtel sempre di Carini, su un totale di 1200 lavoratori l'azienda ha
dichiarato 300 esuberi senza indicare quali lavoratori in particolare, nella
sede di Carini 30 lavoratori sono in cassa integrazione
Entrambi gli
spezzoni erano formati da max 10 lavoratori, entrambi alla nostra domanda circa
le azioni di lotta che stanno portando avanti contro l'azienda hanno risposto
che c'è la trattativa in corso e nella sostanza sono in attesa dell'esito, poi
si vedrà...
- un operaio
della Breda che alla nostra domanda di parlarci della vertenza ci ha detto che
l'azienda ha 4 siti (Pistoia, Napoli, Reggio Calabria e Palermo) a Palermo sono
160 lavoratori con l'indotto diventano 400. Negli ultimi anni hanno provato a
chiudere il sito di Palermo con varie scuse tra cui la lontananza territoriale
dagli altri 3, negli anni hanno fatto blocchi stradali a pza Indipendenza sotto
la regione e in altri punti. L'operaio dopo aver letto il nostro volantino ci
chiede "allora quando la facciamo questa rivoluzione politica e
sociale?" abbiamo risposto che noi ci vogliamo lavorare ma che abbiamo
bisogno di loro operai, non possiamo farla da soli, quindi conveniva con noi
che lo sciopero fatto in questa maniera a mo' di sfllata non serve a niente se
non si trasforma in rivolta. A differenza di altri operai che solitamente
incontriamo che hanno un atteggiamento "incendiario" per poi
ritirarsi nel guscio, questo operaio dialogava senza aver eccessi di sparate ma
rimanendo con i piedi per terra conveniva con le nostre posizioni. Questo
spezzone era formato anche da una decina di lavoratori. Facciamo dei
parallelismi sui loro metodi dei blocchi che sono simili a quelli che facciamo
con i nostri lavoratori, sottolineando che pur essendo il metodo giusto per
impostare la lotta sindacale, non basta ma ci vuole il partito rivoluzionario
dei lavoratori, strumento che manca da tempo, anche su questo punto l'operaio
non si "scandalizza" e ne discutiamo un po'.
-un operaio
della siteco di Siracusa che ci ha riferito che da 2 anni l'azienda ha chiuso
con 200 licenziamenti, battaglia sul piano legale.
-un giovane
operaio dell'acciaieria di Milazzo che conta 150/160 operai e dal 2008 hanno il
contratto di solidarietà, ora scaduto ma che dovrebbero rinnovarlo a Gennaio.
anche qui non c'è una lotta in corso e sottolinea che con il contratto sociale
da un lato si arriva solo a riuscire a mangiare ecc dall'altro non lavorando
più in acciaieria si fa una vita "più tranquilla" dato che è pesante
come lavoro. Facciamo notare che il ruolo dell'ammortizzatore sociale è proprio
quello di ammortizzare la rabbia sociale dando il contentino che ti fa
sopravvivere ma calmando gli animi. cogliamo l'occasione della battuta
dell'operaio sulla situazione a milazzo per parlare un po' di quella che c'è
all'ilva e l'operaio esclama "li è tutta 1 altra cosa in confronto a
milazzo!" indicando che la situazione è più complessa essendo la più
grande acciaieria del paese. Interessante discussione sul nostro blog che
abbiamo invitato a visitare mostrandogli il link sul volantino.
Durante un
passaggio della conversazione, alla nostra domanda su eventuali forme di lotta
che stanno intraprendendo. l'operaio esclama "il problema è che molti
lavoratori non credono neanche più nel sindacato e non si muovono", noi
ribattiamo che forse il problema è dovuto a come il sindacato ha agito se ha
permesso la chiusura dello stabilimento, quindi ricollegandoci alla questione del
blog lo invitiamo a cercare la formazione operaia spiegando perchè
abbiamo fatto questa scelta e che gli operai devono appropriarsi degli
strumenti teorici per capire quale direzione intraprendere.
Al comizio
conclusivo è intervenuto sul palco anche una lavoratrice dei call center di 260
lavoratori dicendo che hanno fatto 6 incontri al ministero dello sviluppo
economico denunciando che le istituzioni non hanno risolto nessun problema
"cetto il sindaco orlando che ci ha supportati" e dicendo che loro
sono oggi in piazza perchè sono "gli operai del domani". E'
intervenuto anche uno studente universitario del CUA che dopo aver denunciato i
tagli all'università ha fatto un intervento molto "populista" sul
fatto che sia gli studenti che gli universitari "vivono lo stesso
sfruttamento" - cosa assolutamente non vera e che mostra la confusione
di questi compagni
Il leader
FiomMastrosimone ha fatto il solito fuoco e fiamme dal palco senza dire niente
di interessante, con un piccolo passaggio sulla visita di Renzi lo scorso 14
Agosto che è venuto qui a promettere e ancora non si è visto niente- ma non
ha detto che in quella occasione non si è visto niente nè da parte sua nè degli
operai a lui legati.. impegnati insieme alla polizia a isolare i nostri
compagni, invece che a contestare Renzi
Infine
Landini ha fatto un comizio di circa 45 min dove si è detto soddisfatto della
scelta di lanciare piazze diverse con date diverse "siamo riusciti a
riempire le piazze e nonostante la crisi i lavoratori scioperano, abbiamo messo
al centro le necessità e i bisogni dei lavoratori"
Sullo
sciopero del 12 si espresso favorevolmente al fatto che esso si sia allargato
anche "ad altri sindacati"- nascondendo che gli altri sindacati
cioè la uil e ugl sono i sindacati più legati ai padroni..Marchionne Fiat in
particolare
Sul governo:
"il governo può mettere tutte le fiducie che vuole ma non ha quella dei
lavoratori, noi andremo avanti con gli scioperi anche dopo il 12"
Poi un gran
pezzo dell'intervento è stato dello stile che spesso critichiamo "di dare
suggerimenti ai governi" criticandoli che non hanno una piano industriale
e inoltre ha fatto vari esempi di altri paesi (Corea del Sud, Giappone e USA)
dove le cose vanno meglio in particolare elogiando il modello concertativo
tedesco sindacati-partiti-padroni-governo "in una di queste riunioni ero
presente anche io", elogio alla Federal Reserve che diluisce nel tempo il
debito pubblico americano "dando respiro" al contrario di quanto
avviene qui. sulle aziende italiane che delocalizzano in altri paesi europei
(Serbia e Polonia) elogio dei governi di questi paesi che forniscono condizioni
migliori ai padroni e altra "critica costruttiva" a governo e padroni
italiani che non fanno lo stesso
Critica a
Renzi che si consulta solo con chi vuole lui e va a Detroit ad incontrare
Marchionne
Critica
all'accanimento del governo sulla questione fiscale "630 miliardi di
evasione fiscale per la maggior parte riguardano il 10% della popolazione più
ricco"
Infine
piccolo accenno all'Ilva "rischiamo di perdere la più grande acciaieria
del paese, si può produrre acciaio senza inquinare se si investe sugli
impianti".
Un quadro
quello di Palermo, che mostra lo stato delle cose - piccolo risveglio tra gli
operai, buona mobilitazione degli studenti e direzioni sindacali su posizioni
opportuniste e riformiste e non in grado di condurre una vera lotta contro
padroni e governo.. ma comunque c'è pane e lavoro per i nostri denti.
circolo
proletari comunisti - PCm Italia Palermo
27-11-2014