domenica 9 novembre 2014

7 novembre: Napoli in lotta contro il governo Renzi a Bagnoli, corteo, cariche, nuovo corteo..poi assemblea per il 14 novembre

#‎napoli ‪#‎7N siamo migliaia stamattina a sfilare per le strade di Fuorigrotta e Bagnoli. ‪#‎renziscappa mentre noi, giorno dopo giorno, nelle scuole, nelle università, sui nostri territori e sui posti di lavoro, proviamo a costruire un'opposizione di classe a questo governo e ai suoi provvedimenti. Qualcosa che dica forte e chiaro che non ci stiamo a farci sfruttare, a contrattare al ribasso i nostri diritti, a barattare la nostra dignità per il profitto di qualcun altro...


 La polizia schierata davanti Città della Scienza carica il corteo con camionette e lacrimogeni!


Dopo le cariche e i lacrimogeni il corteo si ricompatta e torna per le strade di Bagnoli, per gridare a Governo, polizia e padroni che non ci fermeranno la loro violenza brutale né la loro repressione.
Continueremo ad opporci allo sfruttamento delle nostre vite e alla speculazione che distrugge i nostri territori, contro
‪#‎jobsact, ‪#‎pianoscuola e ‪#‎sbloccaitalia!
‪#‎napoli ‪#‎7N


Questa mattina si è svolta a Napoli una manifestazione a cui hanno aderito diverse realtà di movimento, molti studenti, precari, disoccupati e sindacati di base. Migliaia di persone sono scese in strada contro quella che doveva essere l'ennesima visita di Renzi, che alla fine ha deciso di disertare, evitando così l'ennesima contestazione scomoda che lo attendeva. Le ragioni che hanno portato migliaia di persone a scendere in piazza a Bagnoli, la recentissima approvazione del decreto Sblocca Italia e il Jobs Act, tutte misure introdotte dal governo Renzi in un declino sociale e economico che non accenna a risalire. Se negli ultimi mesi sono state portate avanti molte iniziative,  per ultima l'occupazione simbolica della Città della Scienza, il corteo di oggi è emblematico di una rabbia che non accenna a diminuire. 
Il corteo che ha attraversato Bagnoli era aperto da uno striscione che ben identificava le parole d'ordine della manifestazione: Fermiamo lo Sblocca Italia, cacciamo il governo Renzi". Al centro della questione infatti, il decreto diventato ormai legge da due giorni, e che mira ad aprire la strada alla realizzazione di opere costose quanto inutili, come la riqualificazione dell'area di Bagnoli, creando di fatto un commissariamento ad hoc che derogherà leggi ambientali, piani urbanistici. E se per l'area di Bagnoli è riservato un progetto che di fatto andrà a far sparire la spiaggia pubblica e il parco attualmente esistente a vantaggio di una colata di cemento, la speculazione edilizia sull'ultima grande area libera del litorale urbano di Napoli rimane a far da padrona.
Una volta giunto davanti all'ingresso di Città della scienza, nella parte non distrutta dall'incendio, il corteo  ha provato a entrare nonostante l'ingente schieramento di polizia in tenuta antisommossa. Si sono così verificate le prime cariche da parte di quest'ultima, con successivi scontri, mentre i manifestanti non hanno accennato ad abbandonare il campo, esprimendo la volontà di entrare all'interno dell'edificio nonostante il fitto lancio di lacrimogeni e le ripetute cariche. Successivamente, il corteo è proseguito per le vie di Bagnoli, per poi concludersi nel primo pomeriggio. Per le ore 16 è prevista un'assemblea al Politecnico di Napoli per andare a costruire le prossime mobilitazioni verso lo sciopero sociale del 14 novembre.




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