Queste donne ieri hanno "occupato" il cuore della città, la via
centrale, mettendo striscioni dovunque, a terra, appesi ai portoni,
circondando con le corde con cartelli tutta una zona, facendo interventi
di denuncia soprattutto verso le istituzioni, dicendo che negare lavoro,
diritti da parte dello Stato, del governo, dei padroni per le donne vuol dire
anche violenza; per questo sono stati gridati slogan contro ogni forma di
oppressione, di violenza contro le donne.
Ma non è stata solo un'iniziativa di denuncia. Le disoccupate, le
lavoratrici hanno detto che le donne non devono solo lamentarsi, ma lottare,
per le condizioni di vita di oggi ma soprattutto perchè tutta la vita e questo
barbara società deve cambiare, per fare la rivoluzione.
Anche da Taranto unità con le combattenti
curde,
Intanto, con l'aiuto delle commesse del vicino negozio Golden Lady che ci
hanno dato una mano tecnica, andavano dei video sulle lotte delle donne, da
Taranto a Palermo, a Roma, sullo "sciopero delle donne" dell'anno
scorso, ma anche sulle mobilitazioni delle donne a livello internazionale,
dalla Germania all'India, alla Turchia, ecc.
Ieri non è stata solo una giornata di rabbia, di denuncia ma anche di
gioia, perchè unite, in lotta siamo più forti. Per questo la serata si è
conclusa con le "pettole", ciambelle, canzoni "E ti lamenti, ma
che ti lamenti...; bella ciao..." e con brindisi che hanno coinvolto anche
la gente che passava.
Appuntamento alle prossime iniziative di lotta tra pochi giorni...
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