La sentenza Eternit
mostra senza ombra di dubbio che lo Stato borghese prima o poi assolve i suoi
padroni assassini. Le Corti d'appello, la Cassazione sono le fogne a cielo
aperto in cui si consuma il più grave dei crimini, quello di rendere legale,
legittimi e impuniti le morti sul lavoro, da lavoro, da disastro ambientale per
il profitto dei padroni.
La sentenza Eternit dice che il reato di disastro ambientale “non è
perseguibile”; così come alla fine con la stessa logica non sono perseguibili
le stragi, gli assassini sul lavoro ecc..
I governi dei padroni , oggi Renzi, con pacchetti di legge rimuovono via
via anche l'obbligo dell'osservanza delle norme di sicurezza.
La Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e
territorio, ha sempre cercato di essere avanguardia e sostegno di tutti coloro
che hanno richiesto giustizia, risarcimenti,nei processi ma ha sempre detto,
fin dal primo giorno in cui è nata, che lo Stato del capitale, i suoi Tribunali
e i suoi giudici - anche quelli più impegnati e volenterosi - non erano
in grado di dare giustizia e che quindi i Tribunali non potevano essere teatro
di semplice contesa legale, ma occasione di denuncia e scontro, uno dei
terreni, non il principale, della lotta di classe; perchè solo una rivoluzione
politica e di massa poteva e può mettere fine ad un sistema che mette il
profitto al primo posto ai danni della vita degli operai, delle popolazioni nei
territori.
Questa battaglia alla luce di questo processo va ripresa esplicitamente
dalla fine e per questo fine.
Lavorare perchè anche i tribunali siano terreno di scontro tra
masse e stato, lavorare perchè ogni processo diventi un processo popolare,
lavorare perchè ogni occasione come questa dell'Eternit serva il lavoro per la
rivoluzione.
Il processo Eternit quindi è e deve essere uno spartiacque.
Alle forze che hanno guardato alla Rete facciamo appello ad entrare in questa nuova logica, affinchè si costruisca insieme questa nuova fase della battaglia.
Alle forze che hanno guardato alla Rete facciamo appello ad entrare in questa nuova logica, affinchè si costruisca insieme questa nuova fase della battaglia.
Per condurre adeguatamente questa battaglia occorre anche scegliere il
terreno su cui questo costituisca un fatto reale e un nuovo segnale.
E' evidente a tutti che il processo a Padron Riva e complici a Taranto è una sorta di “madre” di tutti i processi di questo genere e che la sentenza Eternit è un'indicazione che lo Stato dei padroni, attraverso la Cassazione, dà a tutti i processi di questo genere e al processo Ilva in particolare.
E' evidente a tutti che il processo a Padron Riva e complici a Taranto è una sorta di “madre” di tutti i processi di questo genere e che la sentenza Eternit è un'indicazione che lo Stato dei padroni, attraverso la Cassazione, dà a tutti i processi di questo genere e al processo Ilva in particolare.
Come quindi affrontiamo questo processo , che non è certo una questione che
si limita a Taranto, nè tantomeno una questione dei 'compagni di Taranto'?
Serve la mobilitazione nazionale intorno a questo processo.
Ma questa mobilitazione non può essere come quella che già c'è stata, pur ampia, per l'Eternit, né nei metodi né nei contenuti.
Ma questa mobilitazione non può essere come quella che già c'è stata, pur ampia, per l'Eternit, né nei metodi né nei contenuti.
Serve una riunione nazionale a Taranto nel futuro possibile e
tocca a noi che la Rete
l'abbiamo proposta, animata in questi anni convocarla anche eventualmente per
dichiarare conclusa questa esperienza nelle forme attuali e costruire insieme
lo sviluppo di questa battaglia.
rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio
sede di taranto
bastamortesullavoro@gmail.com
20 novembre 2014
rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio
sede di taranto
bastamortesullavoro@gmail.com
20 novembre 2014
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