La colpa del delegato Domenico Destradis che
oltretutto, come tutti noi, era all’oscuro di questo ricorso, e’ quella di aver
organizzato nei mesi scorsi un comitato intersindacale di lavoratori e delegati
Fca (ex Fiat) del centro sud contro il modello Marchionne. Ma la sua vera colpa
è aver continuato a scioperare in fabbrica contro lavoro straordinario e ritmi
assurdi e di non essersi piegato alla linea della maggioranza della Fiom.
Landini e la segreteria nazionale hanno compiuto quindi un atto autoritario e
dispotico estraneo ai valori dell’organizzazione e avverso alla cultura della
partecipazione, del protagonismo, della solidarietà, dei diritti che la
sinistra politica e sociale declamano. Chiediamo pertanto l’immediata
cancellazione della delibera che ha escluso Destradis, la convocazione di un
nuovo comitato centrale per eleggerlo in ottemperanza a quanto sancito dalla
statuto della Cgil sui diritti della minoranza. Facciamo appello a tutte le
delegate e i delegati elette/i nei luoghi di lavoro. Denunciamo e combattiamo
insieme la deriva autoritaria in cui sta precipitando il sindacato. Si vuole
cancellare ogni voce critica, ogni opposizione interna di chi chiede di
rimettere al centro i bisogni di chi lavora, la ripresa del conflitto. La
torsione autoritaria e’ l’altra faccia della sconfitta del sindacato nella battaglia
mai combattuta in difesa delle pensioni,del salario, dell’art.18 e della
libertà di contrattazione. Colpiscono Destradis e colpiscono il diritto e la
libertà della sinistra Cgil ma colpiscono ogni lavoratore e lavoratrice.
Firmatari i seguenti
componenti del comitato centrale: Sergio Bellavita- Eliana Como- Paolo
Brini-Sasha Colautti- Giuseppe Corrado- Christian De Nicola-Francesco
Doro-Pasquale Loiacono-Giuliana Righi- Antonio Santorelli-Antonella Stasi-
Nessun commento:
Posta un commento