Non passiamo non parlare oggi delle
decisioni del Consiglio dei Ministri per i migranti.
Queste
decisioni hanno un sapore al solito per i migranti di repressione,
detenzione, carceri, respingimenti.
Però, prima di entrare nel merito delle cose decise che poi saranno varate in un prossimo decreto, vogliamo fare un attimo un passo indietro, in quella visita-spot che c'è stata da parte della Meloni e della commissaria europea, Ursula von der Leyen, a Lampedusa giorni fa.
Come avvenne a Cutro, il giro della Meloni - questa volta accompagnata da Ursula von der Leyen - è stato di appena un paio d'ore e senza alcun contatto con i migranti. Una vera offesa nei confronti dei migranti ma anche nei confronti di quella popolazione che ha aperto le proprie case, i propri esercizi, la propria testa e cuore, per sostenere i migranti che avevano fame e sete.
Cosa poi, alla fine, sono andati a fare le due signore a Lampedusa, a parte lo spot pubblicitario in funzione anche di campagne di propaganda elettorale per entrambe, uno spot molto voluto dalla Meloni ad uso sia di pressione verso la UE ma anche per mantenere la scena, in funzione
dei contrasti con gli altri partiti della stessa maggioranza (in contemporanea si teneva l'altra kermesse reazionaria di Salvini con Le Pen a Pontida)?
Queste due persone non hanno portato nessuna soluzione ai problemi concreti, drammatici, di questi giorni e che continuano ad esserci anche in altri porti, a parte Lampedusa anche a Porto Empedocle. Non hanno portato alcuna soluzione ma piani che in genere sono già presenti - per fortuna di difficile attuazione - all'insegna della repressione fondamentalmente e di una concezione razzista per cui migranti sono nella loro maggioranza socialmente pericolosi, da rinchiudere nei Cpr e da respingere.
L’hotspot era pienissimo di rifiuti prima che arrivassero la Meloni e la commissaria europea, con i migranti ammassati a cui mancavano anche i minimi servizi igienici, mancava l'acqua oltre che per bere anche per lavarsi, per dare un minimo di sollievo alle intere giornate sotto il sole. Ebbene improvvisamente è stato ripulito per la visita di lorsignore, a dimostrazione che quella pulizia poteva essere benissimo fatta per i migranti, ma loro potevano stare come bestie, comprese donne e bambini.
Gà questo basta per capire che questa visita è stata un'offesa di chiaro sapore razzista.
Poi Ursula von der Leyen, per portare qualcosa, ha portato quello che viene chiamato un piano, quello dei cosiddetti 10 punti (su questo leggi altro articolo nel blog odierno) ma la questione è sostanzialmente aria fritta da parte di Ursula von der Leyen, un piano tra l'altro già accolto con malumore da altri paesi europei.
Il “concreto” sta nel piano deciso dal Consiglio dei ministri del governo Meloni. E che cosa si appresta a fare il governo Meloni?
Prima di tutto il raddoppio dei Cpr per averne uno per ogni Regione e l’allungamento fino a 18 mesi dei tempi di trattenimento degli immigrati. Questo dei 18 mesi senza che ci sia stata alcuna possibilità anche di verifica di eventuali condanne a carico di migranti, di eventuali problematiche criminali, è un provvedimento totalmente anticostituzionale (ma il presidente Mattarella su questo nulla dice e fa?).
A parte questo, i Cpr - già lo vediamo per quelli che ci sono - si tratta di vere e proprie prigioni-lager dove rinchiudere gli immigrati; si dice, formalmente, quelli irregolari ma ora sempre più l'idea è di rinchiuderli tutti, anche quelli che sono in attesa del diritto d'asilo. La Meloni ha affermato che “nei centri di permanenza deve andarci chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi”. Quindi questi centri sono per rinchiuderli tutti, indipendentemente se possono avere il diritto d'asilo o meno.
La vigilanza di questi Cpr sarà affidata a polizia e carabinieri e anche qui è tutto dire.
Ora, siccome ci vorrà tempo per costruirne di nuovi, si pensa di usare caserme dismesse, altre strutture in genere militari abbandonate, tendopoli isolate e da chiudere con filo spinato, dove la difesa delle condizioni di vita, di salute, dei migranti, della loro dignità, non ci sarà per niente. Si pensa ad esempio al modello della Grecia, dove ci sono campi di detenzione lontani dalle aree urbane, come appunto dice la Meloni, e circondati da filo spinato, dove i migranti dormono in tende o in container, indipendentemente se è estate o pieno inverno.
L' altra questione sono i rimpatri accelerati, con la novità della possibilità di mandare i richiedenti asilo respinti non solo nel loro paese d'origine - che è già tutto dire - ma anche in paesi nei quali sono transitati o dove siano stati trattenuti durante il loro viaggio migratorio. E qui ritorniamo alla famigerata Libia, alla Tunisia dove oggi c'è fame, c'è un regime tipo dittatura (e su questo invitiamo a leggere i report che abbiamo pubblicato nel blog proletari comunisti).
Infine, un'ultima questione: le cosiddette proposte alternative che del PD della Schlein. E quali sarebbero queste proposte, quali soluzioni darebbero? La Schlein parla di “ingressi legali”. E che significa “legali”? Anche qui si fa una distinzione tra migranti regolari e migranti irregolari? E come distinguere quelli che sono regolari da quelli che sono irregolari?
L'altro cavallo di battaglia della Schlein è un appello ai paesi europei a condividere, fare entrare quote di migranti, in ogni paese della UE. Ma anche qui sembra che lo stesso PD è come se non sapesse, è come se non leggesse i giornali, come se non sapesse che la Francia in queste ore ha rinforzato la frontiera di Ventimiglia con droni e con 120 militari in più e che la stessa Germania, al di là delle parole, non ha intenzione di accogliere - anche perché si tratta sempre di paesi imperialisti: e gli imperialisti sono uniti quando si tratta di attaccare, di sfruttare i proletari, di difendere i loro profitti - questi sì globali, in ogni paese dovunque possono andare, ma sono divisi, in concorrenza, quando devono trovare delle soluzioni migliori per i migranti.
Ma col PD sembra che siamo ai “bambini di Dio”, falsamente “bambini di Dio”, perché non è che il PD non abbia fatto del suo in passato contro i migranti.
La realtà è solo una: che, come denunciano alcuni, le merci possono circolare in ogni dove e le persone no, i migranti no; che gli europei, se vogliono andare in Africa basta che chiedano il visto e lo possono fare tranquillamente per qualsiasi ragione e gli immigrati No, non sarebbero persone.
Noi facciamo prima di tutto appello, invito ai proletari, agli operai e alle operaie, a comprendere e a schierarsi - questo è un problema nostro, è un problema di classe, è un problema della nostra parte, è il problema della parte dei proletari che lottano, e che vengono trattati spesso alla stregua degli stessi migranti.
Allora, se loro vogliono contrapporre i migranti ai lavoratori italiani, noi invece rispondiamo che vogliamo unirci per essere più forti contro lorsignori al potere.
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