domenica 2 novembre 2014

27 ottobre: A Taranto la sede del Comune deve essere delle masse popolari, lo Slai Cobas per il sindacato di classe c'è

Oggi presidio dei Consiglieri al Comune, ma serve un'occupazione delle masse popolari di Taranto
Dal comunicato inviatoci dal Consigliere comunale Capriulo: 
"Dopo l'annullamento del Consiglio Comunale di Taranto, per impedire la discussione su Tempa Rossa, abbiamo deciso di presidiare comunque la sala consiliare per quando era previsto il consiglio: LUNEDI 27 OTTOBRE 2014 ore 10.Sala Consiliare, Palazzo di città.

Abbiamo, a tal proposito, inviato nota alla presidenza del consiglio per chiedere il ritiro della decisione presa, contestando una palese violazione dei diritti dei consiglieri,  e comunque di garantire l'accesso alla sala ai consiglieri per esporre le ragioni della loro protesta.
A domani!
Gruppo consiliare NOI DEMOCRATICI-PER LE CITTA' CHE VOGLIAMO".


IL SINDACO STEFANO E I SUOI ASSESSORI, DOPO AVER SBARRATO IL PORTONE DEL COMUNE (unica città in tutt'Italia), ORA "SBARRA" IL CONSIGLIO COMUNALE - Entrambi come se fossero "cosa loro". 

I Disoccupati Organizzati Slai cobas vengono condannati a vari mesi per "interruzione di pubblico servizio", solo per essere entrati e seduti per terra nella sala del consiglio comunale, mentre Stefano può impedire un Consiglio comunale, che deve discutere di una questione importante come "Tempa rossa", senza che gli succeda alcuna denuncia e condanna?
Chi impedisce che il Consiglio comunale funzioni, affronti cose serie, dal lavoro, all'ambiente, è questa Amministrazione, non chi giustamente occupa questi sepolcri imbiancati che non servono a nulla, o, peggio, servono a dare via libera ai padroni e ai poteri forti, anche malavitosi di Taranto, PER I QUALI LE PORTE DEL COMUNE SONO SEMPRE APERTE!.

Con questo atto Stefano dimostra che in realtà, a parte parole e qualche ennesima lettera, come con l'Ilva anche su "Tempa rossa" sta con i padroni; è evidente che, dopo la venuta di Renzi che ha detto che "Tempa rossa" si farà" fregandosene della popolazione di Taranto, Stefano si allinea.

MA, DICIAMO CHIARO:
NON POSSIAMO DELEGARE IL PROBLEMA DEL FUNZIONAMENTO DEL COMUNE AI CONSIGLIERI COMUNALI, IN CUI VI SONO FORZE DI DESTRA, DI CENTRO CHE ALZANO ORA LA BANDIERA DELLA PROTESTA PER FARE COME E PEGGIO DI STEFANO; O TRA CUI LE RAGIONI PER CUI SI PROTESTA SONO CONFUSE, AMBIGUE, con un intreccio tra ragioni giuste e ragioni sbagliate che sono solo a difesa di interessi di parte e non hanno nulla a che vedere con i veri problemi delle masse popolari di Taranto.

IL CONSIGLIO COMUNALE DEVE ESSERE "OCCUPATO", "PRESO" DAI SETTORI DI DISOCCUPATI, LAVORATORI PROSSIMI AD ESSERE LICENZIATI, GENTE DEI QUARTIERI INQUINATI DI TARANTO, per imporre la discussione e provvedimenti sui problemi centrali della città, da Tempa Rossa, alle bonifiche nei quartieri inquinati (che ancora non partono), dal lavoro e reddito per i disoccupati, dai problemi occupazionali del Porto, dalle strutture sanitarie adeguate che mancano, ecc.  

QUESTO SERVE E SU QUESTO LO SLAI COBAS E' PRONTO A FARE LA SUA PARTE!


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