da agensir.it
Via libera alla class action piu’
grande della storia del Sudafrica: 25mila minatori, dipendenti o ex dipendenti
di 30 compagnie del settore aurifero, potranno chiedere un risarcimento danni
per aver contratto la silicosi o altre malattie polmonari a causa del loro
lavoro. A decidere per l’ammissibilita’ dell’azione legale, definita “l’unica
opzione realistica”, e’ stata oggi l’Alta corte di Johannesburg. Da oltre cento
anni in Sudafrica sono in vigore leggi che impongono ai datori di lavoro di non
esporre i dipendenti a quantita’ eccessive di polveri, risultato dell’attivita’
di estrazione. Nel 2011 l’avvocato Richard Spoor e’ riuscito a ottenere la
prima condanna per negligenza per mancato rispetto di queste norme: da qui ha
preso il via la class action. Per anni, prima e durante il regime
dell’apartheid, il governo sudafricano ha sostenuto che grazie alla normativa
in vigore i casi di silicosi nelle miniere d’oro erano i piu’ bassi al mondo
(le statistiche ufficiali indicavano valori inferiori all’1%). Inchieste
condotte dal ricercatore australiano Jock McCulloch, tuttavia, hanno dimostrato
come questi numeri fossero stati deliberatamente falsificati dalle autorita’ e
vi sia stata, invece, una sostanziale continuita’ con i tassi di infezione
degli anni ’20 (che al momento del picco erano di oltre il 40%).
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