scioperi cortei e blocchi stradali, tensione con la
polizia e fermo di un sindacalista, riprende con forza la lotta
Infatti, il
24 maggio, è stata convocata la riunione al ministero del Lavoro per la seconda
fase della procedura di licenziamento collettivo dei circa 3 mila lavoratori,
di cui 1670 a Palermo, 914 a Roma e 400 a Napoli, che scadrà il prossimo 5
giugno.
E
nell’attesa di questo incontro i sindacalisti, soprattutto della Cgil e della
Uil, non gradiscono le forme di lotta spontaneamente adottate dai lavoratori,
come quelle di ieri, per esempio, che hanno visto prima un sit-in davanti la
sede di Via Marcellini (quella che l’azienda vuole cominciare a smantellare in
parte) e poi un corteo che si è preso diverse importanti strade della città; corteo
“non autorizzato” secondo la Digos che ha provato ad intimidire i lavoratori,
facendo alzare la tensione, fino a portarsi, “per accertamenti”, in questura un
sindacalista della Cisalcom, il sindacato che ha indetto lo sciopero per tutta
questa settimana, mentre adesso, spinti dalla protesta spontanea che non
riescono a contenere, anche Cgil e Uil hanno indetto lo sciopero ma per
“commesse”, per esempio oggi “contro” la commessa Wind. Di fatto però questo
tipo di sciopero viene “comunicato” prima all’azienda che ha tutto il tempo di
organizzarsi di conseguenza e mette uno contro l’altro i lavoratori delle
diverse commesse… insomma una manovra per provare a non disturbare più di tanto
l’azienda.
In questo
momento le lavoratrici e i lavoratori sono in sit-in davanti la sede centrale
di Almaviva in Via Cordova in attesa di dare inizio al corteo che li porterà
fino in centro città e non solo…
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