Thyssen: confermate le condanne, imputati in carcere
La
Cassazione mette il sigillo definitivo al processo sul rogo dell’acciaieria. Il
procuratore generale di Cassazione aveva chiesto di annullare la sentenza
d’Appello
13/05/2016
andrea rossi
torino
Dopo otto
anni e mezzo la storia giudiziaria del rogo alla ThyssenKrupp si chiude. La
Cassazione ha confermato la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello
di Torino un anno fa. L’ex ad Harald Espenhahn è stato condannato a nove anni e
otto mesi; i dirigenti Marco Pucci e Gerald Priegnitz a sei anni e dieci mesi,
il membro del comitato esecutivo dell’azienda Daniele Moroni a sette anni e sei
mesi, l’ex direttore dello stabilimento Raffaele Salerno a otto anni e sei mesi
e il responsabile della sicurezza Cosimo Cafuer a sei anni e otto mesi. I
quattro imputati italiani hanno già preso accordi per costituirsi in carcere
tra venerdì sera e sabato mattina.
Il
procuratore generale aveva chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza,
perché le pene sarebbero troppo alte. I familiari delle vittime sono esplosi in
un grido di rabbia: «Venduti».
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