Processo Olivetti a Ivrea, la
perizia: "Quattro delle vittime non sono morte per l'amianto"
Il risultato
dei test eseguiti con tecniche più moderne chiesti dalla difesa e disposte dal
giudice Elena Stoppini
di OTTAVIA
GIUSTETTI
30 maggio
2016
Quattro
delle quattordici vittime per le quali si sta celebrando il processo Olivetti a Ivrea non sono morte di
mesotelioma. E’ quel che risulta dalla perizia disposta dal giudice, Elena
Stoppini, che è stata depositata oggi a Ivrea. Scende pertanto a dieci il
numero degli ex dipendenti che si sono ammalati per una causa senza dubbio
riconducibile all’esposizione all’amianto.
Test più moderni sono stati eseguiti nel reparto di anatomia patologica dell’istituto clinico Humanitas di Rozzano dopo che gli avvocati difensori hanno chiesto di ripetere gli esami. Il giudice Stoppini, d’accordo con pm e avvocati, ha affidato l’incarico congiunto ai due consulenti che avevano documentato le tesi opposte: Donata Bellis per l’accusa, e Massimo Roncalli per Telecom, responsabile civile. Bellis, nella consulenza di parte, aveva già riconosciuto che sarebbe stato utile approfondire tre casi di morte. Roncalli, invece, era dubbioso su tutte le diagnosi eccetto tre. I due, come esperti super partes, hanno riesaminato tutti e 14 i casi - due di lesioni gravissime e 12 di morti - e sono arrivati a una nuova conclusione.
Test più moderni sono stati eseguiti nel reparto di anatomia patologica dell’istituto clinico Humanitas di Rozzano dopo che gli avvocati difensori hanno chiesto di ripetere gli esami. Il giudice Stoppini, d’accordo con pm e avvocati, ha affidato l’incarico congiunto ai due consulenti che avevano documentato le tesi opposte: Donata Bellis per l’accusa, e Massimo Roncalli per Telecom, responsabile civile. Bellis, nella consulenza di parte, aveva già riconosciuto che sarebbe stato utile approfondire tre casi di morte. Roncalli, invece, era dubbioso su tutte le diagnosi eccetto tre. I due, come esperti super partes, hanno riesaminato tutti e 14 i casi - due di lesioni gravissime e 12 di morti - e sono arrivati a una nuova conclusione.
Nessun commento:
Posta un commento