RESOCONTO INCONTRO CNA CON IL DIRETTORE GENERALE
DELL’INAIL
26
APRILE 2016 INCONTRO CON IL DIRETTORE GENERALE DELL’INAIL
UN
INCONTRO CON POSSIBILI POSITIVE PROSPETTIVE PRESENTI E FUTURE
Il 26 aprile facendo seguito a quanto è
accaduto in Sardegna, il senator Felice Casson, vice presidente della
Commissione Giustizia del Senato, ha organizzato un incontro del Direttore
Generale INAIL, dottor Giuseppe Lucibello, con una delegazione dell’AIEA
(Associazione Italiana Esposti Amianto) e il CNA (Coordinamento Nazionale
Amianto) composto da Maura Crudeli, Sabina Contu, Mario Murgia, Fulvio Aurora.
All’incontro ha partecipato il senatore Carlo Pegorer, impegnato sul fronte
dell’amianto; avrebbe dovuto partecipare ma non è stato presente l’ononorevole
Michele Piras per sopraggiunti contrattempi.
Medicina Democratica e l’AIEA hanno
presentato alla Procura della repubblica di Cagliari un esposto denuncia per i
siti industriali della ex Rumianca di Assemini, ora Syndial, dove i lavoratori
sono stati esposti per lungo tempo all’amianto, senza ottenere alcun
riconoscimento sia in termini di giusto ristoro del danno sofferto (malattia
professionale), sia in termini di benefici previdenziali dovuti per legge. Medicina
Democratica e AIEA hanno presentato altro esposto alla Procura di Nuoro per
denunciare i numerosi casi di malattie professionali e decessi in continuo
aumento, causati dalla esposizione lavorativa ad amianto ed alle altre sostanze
cancerogene, che affliggono i lavoratori dell’ex stabilimento Anic/EniChem di
Ottana.
L’INAIL non ha riconosciuto le malattie
professionali tabellate e le rendite al superstite poiché ritiene che le
concentrazioni medie annuali di fibre di amianto aerodisperse presenti negli
ambienti lavorativi non erano superiori a 0,1 fibre/cm3. Va sottolineato che
nel passato quasi mai sono state fatte indagini in tal senso. I calcoli
attuali, secondo AIEA, sono privi di fondamento scientifico. A seguito di tali
esposti, ci sono stati degli accertamenti eseguiti dai carabinieri dei NOE che
hanno rilevato a tutt’oggi la presenza di amianto e di sostanze cancerogene
nello stabilimento di Ottana (NU) che è stato messo sotto sequestro. Il 4
febbraio, nella sede di Cagliari, l’INAIL della Regione Sardegna ha indetto una
Conferenza stampa nella quale ha cercato di motivare la non sussistenza dei
riconoscimenti delle malattie professionali e dei benefici previdenziali ai
lavoratori Syndial di Assemini ed ex Anic/EniChem di Ottana. Nei giorni successivi,
i carabinieri dei NOE, hanno effettuato ulteriori sequestri e hanno raccolto
ulteriori prove della presenza di amianto. In seguito al grande risalto dato
dai media, molti lavoratori e familiari hanno denunciato la malattia contratta
ed i decessi avvenuti per l’esposizione in fabbrica.
Il 15 marzo a Milano, presso l’Istituto
dei Tumori, c’è stata una riunione del Coordinamento nazionale delle
associazioni degli esposti all’amianto (CNA) per discutere delle notevoli
difficoltà nel far riconoscere le malattie professionali alle varie direzioni
territoriali dell’INAIL. A tal proposito si decideva di chiedere un incontro
con la direzione nazionale INAIL per avere spiegazioni circa i diversi
comportamenti decisionali. Informato sui fatti, il senatore Felice Casson, il
cui impegno legislativo e l’iniziativa politica in tema di amianto e di
sostanze tossiche e cancerogene, oltre che di definizione di norme in tema di
giustizia, sono ben noti, si è dichiarato favorevole sposando l’iniziativa di
incontrare il Direttore Generale INAIL, dott. Giuseppe Lucibello. Tale incontro
si è tenuto il 26 aprile in Senato.
L’incontro si è svolto in un clima sereno
e collaborativo, il dottor Lucibello ha riconosciuto le difficoltà a rispondere
positivamente a molti lavoratori affetti da malattie professionali,
impegnandosi ad esaminare più approfonditamente le richieste pervenute e
riconsiderare i precedenti casi respinti in Sardegna o altrove. Il senatore
Casson, ha proposto la costituzione di un tavolo di confronto e studio, di cui
si farebbe carico insieme ad altri suoi colleghi, per affrontare e discutere le
controversie tra la direzione dell’INAIL e i rappresentanti del CNA,
riguardanti le malattie professionali, le rendite al superstite e la
certificazione all’esposizione all’amianto necessaria per usufruire dei
benefici previdenziali e modificare anche quelle norme che ostacolano soluzioni
corrette, efficaci e condivise. L’INAIL si è detto favorevole ad ampliare il
Registro nazionale mesoteliomi, anche ad altre patologie asbesto correlate, con
particolare riferimento all’asbestosi e ai tumori del polmone. L’INAIL, si è
impegnato ad acquisire la documentazione dei mesoteliomi, rilasciata dal Renam
COR (Registro Nazionale Mesoteliomi regionali), sia per quanto attiene all’origine
professionale che a quella ambientale.
Il senator Casson ha sottolineato
l’inopportunità da parte dell’INAIL di procedere oltre il primo grado di
giudizio quando esso risulta soccombente. La medesima considerazione è stata
sostenuta per la prescrizione che, formalmente, deve partire dal momento della
conoscenza dell’origine professionale della malattia da parte del lavoratore o
dei suoi superstiti. E’ stato trattato anche il tema del Fondo Vittime
dell’Amianto, affidato all’INAIL, con la presenza di un comitato amministratore
a cui partecipano le parti sociali ed associazioni fra cui l’AIEA. Il fondo è
un emolumento aggiuntivo alla rendita per i lavoratori che hanno contratto una
malattia professionale. Recentemente esso è stato esteso, sotto forma di “una
tantum di 5.600 euro” anche a coloro che sono stati colpiti da mesotelioma per
motivi ambientali. Anche la direzione dell’INAIL ha sottolineato la limitatezza
di tale Fondo sottolineando che si tratta di “fondi residui” da quelli
riservato agli ex lavoratori. In generale si condivide la necessità di
integrare il Fondo in maniera consistente e di fare una campagna di
informazione soprattutto per gli esposti non professionali. A conclusione
dell’incontro, alla direzione dell’INAIL è stata consegnata una prima tranche
di documentazione relativa alla situazione dell’amianto conosciuta dall’AIEA
sia in Basilicata che in Sardegna, con particolare riferimento alle malattie
professionali non riconosciute. Tale documentazione evidenzia la differente
considerazione tenuta dalle diverse direzioni INAIL. Il CNA e l’AIEA ritengono
che le affermazioni e le proposte enunciate durante l’incontro possano creare,
se concretizzate, le condizioni per ottenere finalmente giustizia per le
vittime, i loro famigliari e la società. Le stesse Associazioni chiedono ai
parlamentari di prestare più attenzione ed impegno per ottenere quelle
modifiche legislative e normative che portino ad impegni concreti,
particolarmente economici, per la risoluzione definitiva del problema amianto.
a
cura di Fulvio Aurora
Milano,
28 aprile 2016
Coordinamento
Nazionale Amianto
c/o
Associazione Italiana Esposti Amianto
via
dei Carracci, 2
20149
Milano
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