San Raffaele, ritorno al
futuro: contratto approvato dai lavoratori
La quiete dopo la tempesta: l’accordo
azienda-lavoratori al San Raffaele segna la definitiva rinascita dell’ospedale
di NICOLA
PALMA
Ultimo
aggiornamento: 11 ottobre 2016
Milano, 11 ottobre 2016 - Il ritorno alla
normalità. La quiete dopo la tempesta. Comunque lo vogliate definire, l’accordo
azienda-lavoratori al San Raffaele segna la definitiva rinascita
dell’ospedale che solo 4 anni fa era stato a un passo dal default. Venerdì
la stragrande maggioranza dei votanti (1.775 "sì", pari al 97,26%
del totale, contro appena 50 "no") ha dato il via libera
all’intesa che ha ridefinito le regole d’ingaggio per i dipendenti
dell’ospedale. Regole d’ingaggio sempre ancorate al contratto della
sanità pubblica ("Abbiamo respinto l’applicazione di quello della sanità
privata Aiop, non adatto a normare una realtà complessa come la nostra",
sottolinea Daniela Rottoli, coordinatrice Rsu in quota Sindacato generale di
base), ma di fatto scritte ad hoc per il personale di via Olgettina. Una sorta
di contratto collettivo aziendale, se ci passate la definizione. Un unicum nel
panorama sanitario nazionale con un solo precedente paragonabile in Italia,
cioè l’accordo Marchionne per la Fiat. Con una differenza sostanziale, però: in
quel caso, l’intesa passò sul filo di lana (54% di favorevoli) e portò a un
durissimo scontro con la Fiom; stavolta, invece, le modifiche sono state
concordate tra le parti durante una lunga trattativa e soprattutto hanno
riscosso il gradimento della quasi totalità dei lavoratori. Modifiche rese
necessarie dall’azzeramento di 99 accordi deciso dai nuovi proprietari del
gruppo Rotelli a fine 2012. Il momento più difficile del post-don Verzé.
Seguirono scioperi e proteste. I 244 licenziamenti annunciati e poi ritirati.
L’intervento della Prefettura e la mediazione della Regione. Fino al taglio
medio del 9% degli stipendi per uscire dalla crisi. Ora si è aperta una fase
nuova per l’ospedale guidato dall’ad Nicola Bedin che dà lavoro a circa
4mila persone (7mila se consideriamo pure l’indotto) e che rappresenta il
primo datore di lavoro privato del territorio di Milano (dati Aida). I
rappresentanti dei lavoratori rilanciano. Primo obiettivo: "Includere
nell’accordo anche gli assunti dopo il 2013, ai quali si applica l’Aiop".
Secondo: "Sederci al tavolo per parlare di incentivi, che dopo i tagli non
sono stati ancora completamente ripristinati".
Ospedale San Raffaele: fino al 2018 garantito il contratto sanità pubblica
Si è conclusa oggi la consultazione referendaria all’Ospedale San
Raffaele per approvare l’ipotesi di accordo, sottoscritto anche da SGB, che
permette di ricostruire gran parte della contrattazione. Infatti, il 31.10.2012
l’Amministratore delegato aveva cancellato, con una lettera, 99 accordi, che
declinavano l’applicazione del contratto della sanità pubblica. Insieme a
quella lettera, era arrivato l’annuncio degli esuberi, già scongiurati grazie
alla dura lotta conclusasi con l’accordo di maggio 2013 in Regione, che
ritirava i licenziamenti.
Ci
sono voluti altri tre anni per ricostruire anche i diritti. Infermieri,
tecnici, personale amministrativo, di supporto e della ricerca hanno
respinto l’applicazione del contratto AIOP, perché non adatto a
normare una realtà complessa come quella di un Istituto di Ricerca e Cura a
Carattere Scientifico e perché avrebbe rappresentato un arretramento di diritti
e salario. Ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno
partecipato numerosi alle assemblee informative delle scorse settimane e
garantito l’altissima partecipazione al voto. Purtroppo,
nonostante la richiesta di tutte le sigle sindacali di includere
in questo accordo anche gli assunti dopo il 2013, a cui si
applica AIOP, l’Amministrazione al momento ha respinto la richiesta: sarà il
prossimo obbiettivo da rivendicare, insieme agli incentivi,
che dopo i tagli degli stipendi fatti all’inizio del 2013, non sono stati
ancora completamente ripristinati. La scorsa settimana, in occasione della
visita del Presidente del Consiglio, l’AD ha
presentato gli investimenti che il San Raffaele intende fare per realizzare le nuove sale operatorie e il nuovo pronto soccorso, aderendo anche al progetto Human Technopole: gli investimenti in strutture servono, ma investire sui lavoratori per mantenere l’eccellenza è essenziale!
presentato gli investimenti che il San Raffaele intende fare per realizzare le nuove sale operatorie e il nuovo pronto soccorso, aderendo anche al progetto Human Technopole: gli investimenti in strutture servono, ma investire sui lavoratori per mantenere l’eccellenza è essenziale!
SGB – Ospedale San Raffaele
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