L'azienda
che gestirà il call center Enel a partire dal primo gennaio si è detta disposta
ad assorbire i 300 centralinisti palermitani, ma con contratti a tutele
crescenti. I sindacati hanno respinto tutte le proposte. Se ne riparlerà tra
due settimane
27 ottobre
2016
Almaviva,
nuova fumata nera: no dei sindacati ai contratti di Exprivia
I sindacati
respingono tutte le proposte, e su trecento dipendenti palermitani del call
center Almaviva torna a incombere il rischio trasferimenti. Il governo sta
facendo pressione su
Exprivia, l'azienda di Molfetta nuova vincitrice dell'appalto Enel, per salvaguardare il futuro dei centralinisti che finora hanno gestito l'assistenza clienti dell'operatore elettrico. Allo stesso tempo, l'esecutivo corre ai ripari, destinando altri trenta milioni di euro agli ammortizzatori sociali e promettendo una riorganizzazione complessiva del settore.
Exprivia, l'azienda di Molfetta nuova vincitrice dell'appalto Enel, per salvaguardare il futuro dei centralinisti che finora hanno gestito l'assistenza clienti dell'operatore elettrico. Allo stesso tempo, l'esecutivo corre ai ripari, destinando altri trenta milioni di euro agli ammortizzatori sociali e promettendo una riorganizzazione complessiva del settore.
Il call
center pugliese intende mantenere invariato l'orario di lavoro degli addetti,
assumendoli con un contratto a tutele crescenti, quello previsto dal Jobs Act, senza
riconoscere le tutele previste dall'articolo 18, gli scatti di anzianità e i
livelli contrattuali raggiunti da ciascuno. Già la scorsa settimana, quando si
era decisa la sospensione dei trasferimenti a Rende, in Calabria, le
organizzazioni sindacali avevano respinto il piano, seguendo le direttive dei
lavoratori interessati.
Secondo fonti sindacali, i centralinisti a rischio non
sarebbero convinti della solidità della nuova azienda. Alcuni, specie chi ha un
contratto a tempo pieno, preferirebbero addirittura spostarsi a Rende, in
provincia di Cosenza, pur di rimanere sotto contratto con Almaviva. Una
situazione confusa, che non si è risolta neanche a seguito dei corposi
incentivi offerti dall'azienda pugliese per compensare l'azzeramento degli
scatti d'anzianità. Exprivia si è detta disposta a erogare ai dipendenti 120
mila euro di incentivi, più altri 120 mila euro l'anno per il prossimo
triennio.
Preso atto
della posizione dei lavoratori, Almaviva ha deciso di far ripartire le
procedure di trasferimento da Palermo alla Calabria. Un passaggio che l'azienda
giudica inevitabile, a causa delle perdite milionarie registrate negli ultimi
mesi. Il management denuncia un dimezzamento dei ricavi negli ultimi quattro
anni, e continua a pretendere l'attivazione delle procedure di controllo
individuale dei lavoratori per aumentarne la produttività. Non solo: ai
dipendenti viene offerta la partecipazione diretta alla società, attraverso un
"accesso privilegiato" alle azioni. Un nuovo incontro è stato fissato
tra quindici giorni.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/10/27/news/almaviva_nuova_fumata_nera_i_sindacati_non_indietreggiano-150705065/
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