SE
MAOMETTO NON VA ALLA MONTAGNA, I LAVORATORI ISCOT DI PONTEDERA VANNO ALLA SEDE
CENTRALE DELLA ISCOT DI TORINO
Domani venerdì 14 ottobre alle ore 10 del mattino, come lavoratori
Iscot dello stabilimento Sole di Pontedera, saremo a Torino, in via Isonzo 22
alla sede centrale della Iscot Italia S.P.A.
Siamo al venticinquesimo giorno di presidio permanente e di sciopero.
Dal 1 ottobre due di noi sono stati estromessi dallo stabilimento Sole di
Pontedera come pura ritorsione contro i diritti che ci siamo conquistati. Non è
perdonabile che dei lavoratori interinali, tenuti al cappio da un sistema che
ci vedeva lavorare anche 18 ore al giorno per poi essere mandati a casa nei
momenti di minor produttività, ottengano un contratto a tempo indeterminato? E
che per ottenerlo siano disposti a dire la verità, ovvero che negli
stabilimenti Sole non c'è sicurezza sul lavoro, che la Iscot non sia l'azienda
che vuol far credere ma assomigli più ad un'agenzia di caporalato che
subappalta alle agenzie interinali l'assunzione di tutta la sua forza lavoro? E
che per ottenerlo decidano di lottare sacrificando famiglia e comodità, dando
un segnale di riscatto per tutti i precari, gli interinali, i part time del
territorio?
Due di noi, Alessandro e Cesare, sono tenuti a casa dalla Iscot, per
volontà esplicita della Sole e di Confindustria. La Iscot da lunedì 17 li vuole
obbligare ad un trasferimento forzato in un “magazzino confino” nonostante che
dal 1 ottobre dovrebbero, come da contratto appena sottoscritto, essere a
lavoro assieme agli altri colleghi nello stabilimento Sole. Nessuna trattativa
vuole sbloccare questa situazione, la posizione è tanto immotivata quanto puro
esercizio di potere. Per questo siamo in sciopero, di nuovo, totale e
continuato dal 1 ottobre. Per questo picchettiamo i cancelli contro i tentativi
di sostituzione che la Iscot vuole fare con nuovi interinali.
Mercoledì c'è stata una grande assemblea di tutto il piazzale Piaggio:
centinaia di lavoratori sono scesi in sciopero per appoggiare questa vertenza
che è diventata il simbolo contro i contratti\ricatti interinali. Noi saremo a
Torino domani alla sede centrale della Iscot: vogliamo dire ai vertici di
questa grande azienda che Cesare ed Alessandro devono subito rientrare nel loro
posto di lavoro; che lunedì 17 contesteremo il trasferimento presso il “reparto
confino” e che sarà oramai troppo tardi per recuperare ogni trattativa. La
Iscot per quanto ci riguarda, se non vuole rispettare i contratti conquistati
con dignità dai 7 interinali, se ne faccia una ragione.
Saremo a Torino, in via Isonzo 22, perché la Iscot, colosso che
gestisce appalti per conto di Ferrari, Iveco, Maserati, Ford, e Unicredit, è
simile ad un gigante coi piedi di argilla. La sua forza è basata sulla
rassegnazione di centinaia di lavoratori precari ed interinali in tutta Italia.
Noi abbiamo iniziato a dire NO.
Presidio permanente lavoratori Iscot-Sole Pontedera
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