Amianto, a Bari
situazione allarmante
400 morti per la Fibronit
situazione allarmante
400 morti per la Fibronit
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BARI - «La situazione pugliese ed in particolare
quella di Bari è molto allarmante perché abbiamo riscontrato un’alta incidenza
di mesoteliomi tra gli abitanti delle zone limitrofe l’ex azienda cementifera
Fibronit». Lo ha spiegato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale
amianto, parlando oggi a Bari con i giornalisti durante la presentazione del
Centro Studi sull'Amianto, creato in partnership tra l’Ona e il Dipartimento di
Diritto del Lavoro dell’Università di Bari. Dopo aver fatto tappa ieri a
Brindisi e Taranto, l’Ona tocca tra oggi e domani anche Bari e Foggia, «città
pugliesi che soffrono - ha ricordato Bonanni - di un alto numero di casi di
patologie asbesto correlate». «A Bari stimiamo in 400 i decessi causati
dall’amianto nella Fibronit tra i dipendenti e cittadini esposti intorno alla
fabbrica - ha aggiunto Bonanni - ed in zona abbiamo registrato due nuovi casi
di mesotelioma che hanno colpito un dipendente delle poste addetto alla
consegna di pacchi ed un operatore ecologico». «Più in generale assistiamo ad
un aumento dell’incidenza di patologie tumorali, respiratorie e cardiache. Ci
sono due epicentri, Taranto e Bari, ed in parte poi anche Brindisi e Foggia. In
Puglia poi - ha sottolineato - c'è anche un problema legato all’uso di amianto
nelle condotte degli acquedotti». «Quando parliamo della presenza d’indicatori
di una futura pandemia ci riferiamo all’aumento del numero dei casi non solo di
mesotelioma, ma anche di altri tumori e patologie. Siamo convinti che sia - ha
evidenziato Bonanni - la prevenzione primaria, che mira a evitare l’insorgere
delle malattie individuando ed eliminando i fattori causali, la strada giusta».
«Anche il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo ieri
in video a Taranto - ha concluso - ha fatto propri i principi di prevenzione
dell’Ona e di questo siamo grati, perché occorre evitare future esposizioni ai
cancerogeni».
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