Dall’ospedale
Villa Sofia, col caso Tutino-Samperi-Crocetta, al Policlinico e all’ospedale
Civico di Palermo
NEI
GIORINI SCORSI IL DIRETTORE GENERALE DEL POLICLINICO RENATO LI DONNI, PD, HA RICEVUTO UN AVVISO DI
GARANZIA PER FALSO, MA LA VICENDA RIGUARDA ANCHE GIOVANNI MIGLIORE, MANAGER
DELL’OSPEDALE CIVICO DI PALERMO
L’accusa contro Renato Li Donni, che è stata
mossa dallo stesso pm della vicenda Tutino ( ex primario dell’U.O. di chirurgia
plastica dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, e medico di fiducia di
Crocetta), è di falso.
In pratica dall’inchiesta della procura
sarebbe emerso che il direttore generale dell’A.O.U.P. avrebbe certificato,
falsamente, che Migliore, dal 2002
al 2011, quando ancora prestava servizio presso il Policlinico, era stato responsabile
dell'unità operativa complessa "Sistema informativo aziendale". Falso titolo che gli permise di essere
nominato direttore generale del Civico.
Ma non si tratta
del primo caso del genere nelle strutture sanitarie palermitane. Infatti la
C.I.M.O. (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri), aveva già sollevato in
precedenza la questione dei curricula dei manager (le cui nomine venivano
preconfezionate da Tutino e Samperi, amici di merende… di Crocetta), cosa che
portò alla sospensione anche del direttore sanitario dell’ASP di Palermo,
Giuseppe Noto.
Per quanto
riguarda il Policlinico, anche lo SLAI Cobas sc. ha denunciato diverse volte
alla procura il conferimento di strani incarichi esterni da parte dei vertici
aziendali; ultimo quello del dott.
Guadagnino, proveniente guarda caso anch’egli dall’ospedale Civico di Palermo
(così come il direttore generale –Li Donni- e la responsabile dell’area risorse
umane- Martellucci, figlia dell’ex sindaco di Palermo), nominato nel 2015 responsabile
di Struttura Semplice e lautamente pagato, pur non avendone i titoli. Tanto che
è intervenuta la procura della Corte dei Conti, rilevando la violazione delle
norme concorsuali e chiedendo l’immediata revoca dell’assegnazione.
Lo SLAI Cobas
sc. ha contestualmente denunciato il fatto che, mentre si danno a go go, ad “amici
e parenti”, incarichi che costano centinaia di migliaia di euro all’anno, il
predetto ospedale continua a sprofondare, per mancanza di fondi, sia per quanto
riguarda l’assistenza e le strutture, ma soprattutto dal punto di vista
igienico-sanitario, a causa della forte carenza di pulizieri, con grave
pericolo per malati, utenti e lavoratori.
In merito a ciò la
scrivente O.S. ha anche richiesto un’audizione alla sesta commissione dell’ARS
(Assemblea Regionale Siciliana), della quale la prossima settimana si
dovrebbero avere notizie.
Pa, 10.07.2016
SLAI Cobas sc- Policlinico
Palermo
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