Morti d’amianto al Teatro alla
Scala: fra le vittime il maestro Edoardo Muller
All’udienza preliminare per i 4 ex sindaci gli omicidi
colposi diventano 9
di MARIO
CONSANI e NICOLA PALMA
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aggiornamento: 16 luglio 2016
Milano, 16 luglio 2016 - C'è un morto in più
nel processo per gli effetti letali dell’amianto alla Scala. È l’ex
pianista e celebre direttore d’orchestra Edoardo Muller, 78 anni, cui
circa un anno fa venne diagnosticato un mesotelioma pleurico e che a
causa di questa malattia collegata alle fibre maledette è deceduto due
settimane fa. E intanto il giudice Alessandra Simion ha chiamato nel
processo come responsabili civili il Comune di Milano e la Fondazione Scala
,che potrebbero dovere risarcire i danni in caso di condanne. Ieri mattina,
all’udienza preliminare a carico dei quattro ex sindaci Carlo Tognoli, Paolo
Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini, e di altre cinque
persone per la vicenda di alcuni lavoratori morti o ammalati di mesotelioma
pleurico a causa della presenza di amianto al Piermarini prima che
venissero effettuate le bonifiche dei locali. Con la morte di Muller,
triestino, in origine pianista, ma ben presto a tempo pieno nel teatro lirico, i
morti sono saliti a nove.
Assistente dei più importanti direttori
d’orchestra come Abbado, Kleiber, Muti, Muller fu nei più importanti
teatri del mondo, dalla Scala dove diresse ripetutamente per molti anni, a
Parigi, Monaco, Barcellona, Tokio. Aveva collaborato come pianista a concerti,
oltre che con Renata Tebaldi, con Carreras, Obraszova, Bruson, Bergonzi,
Caballé e insegnato direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano. Era stato
direttore del centro di perfezionamento per artisti lirici al Teatro alla
Scala. Oltre ai nove casi di omicidi colposo, il pm Maurizio Ascione,
contesta anche un caso di lesioni che riguarda un ex fonico che si è ammalato.
Tra gli imputati oltre agli ex sindaci figura Carlo Fontana,
sovrintendente della Scala dal 1990 al 2005. Ieri il giudice ha ammesso anche
la costituzione come parti civili dei familiari dei lavoratori morti
(tra loro anche Luciana Patelli, cantante lirica) e dell’uomo malato, oltre che
quelle dell’Agenzia di Tutela della Salute Città Metropolitana di Milano,
dell’Inail e del sindacato Cub. Sono state le parti civili a chiedere la
citazione per gli eventuali danni dell’ amministrazione comunale e della
Fondazione Teatro alla Scala. Citazione che è stata disposta dal gup, anche se
poi i due enti potrebbero chiedere l’esclusione dal procedimento e in quel caso
il giudice dovrà pronunciarsi di nuovo. Le accuse a carico degli imputati
sono di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime e le contestazioni
partono dal 1986. Nell’inchiesta giudiziaria nata dalle ripetute denunce del
sindacato Cub, la Confederazione unitaria di base, gli ex sindaci sono indagati
in qualità di presidenti della Scala e quindi, come proprietari, secondo
l’accusa, avrebbero avuto una serie di poteri tra cui quello di vigilanza sulla
tutela ambientale. Il prossimo 12 ottobre interverrà il pm per ribadire la
richiesta di processo, mentre il 20 ottobre, dopo gli interventi delle difese,
il gup deciderà.
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