una sentenza da
studiare
Torino, la Fiom
condannata a risarcire quindici lavoratori con 25mila euro
Gli operai del gruppo Flexider si erano rivolti al sindacato per essere
reintegrati dopo la cessione di un ramo di azienda. Ma la richiesta non ebbe
esiti
La Fiom-Cgil della provincia di Torino è stata condannata a risarcire
quindici ex lavoratori dell'azienda metalmeccanica Flexider. La sentenza è
della terza sezione civile della Corte d'appello, che rispetto alla decisione
di primo grado ha aumentato la somma complessiva da devolvere.
Il sindacato era stato chiamato in giudizio per "grave inadempimento del mandato". La vicenda risale al 2009 quando, a seguito della cessione di un ramo d'azienda, i lavoratori si rivolsero alla Fiom per ottenere il reintegro. Il sindacato, però, salvo poche eccezioni non presentò le pratiche in tempo utile.
I lavoratori hanno ottenuto risarcimenti compresi fra i seimila e i 25 mila euro più altri cinquemila ciascuno. Il totale si aggira attorno ai 270 mila euro. "Rispetto al giudizio di primo grado - spiega l'avvocato Alessandra Beltramo che ha patrocinato i ricorrenti insieme al collega Michele Iannello - è stato riconosciuto un danno maggiore ed è stato escluso il concorso di colpa degli operai".
Il sindacato era stato chiamato in giudizio per "grave inadempimento del mandato". La vicenda risale al 2009 quando, a seguito della cessione di un ramo d'azienda, i lavoratori si rivolsero alla Fiom per ottenere il reintegro. Il sindacato, però, salvo poche eccezioni non presentò le pratiche in tempo utile.
I lavoratori hanno ottenuto risarcimenti compresi fra i seimila e i 25 mila euro più altri cinquemila ciascuno. Il totale si aggira attorno ai 270 mila euro. "Rispetto al giudizio di primo grado - spiega l'avvocato Alessandra Beltramo che ha patrocinato i ricorrenti insieme al collega Michele Iannello - è stato riconosciuto un danno maggiore ed è stato escluso il concorso di colpa degli operai".
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