COMUNICATO STAMPA: Condannati i dirigenti della
Olivetti per morti da amianto
Il Giudice monocratico del Tribunale di Ivrea il 18
luglio ha condannato gli imputati accusati di omicidio colposo e
lesioni colpose di diversi lavoratori della Olivetti di Ivrea (poi Telecom
Italia) : spiccano i nomi fra gli imputati di Debenedetti Carlo, Debenedetti Franco,
Corrado Passera, ed altri.
Non tutti i casi di lavoratori ammalati e
deceduti sono stati considerati né tutti quelli considerati hanno determinato
il riconoscimento di una colpa da parte dei datori di lavoro e dei dirigenti
che si sono succeduti nel tempo.
In questo processo Medicina Democratica e AIEA non si
sono costituiti, considerando i molti procedimenti e processi in cui le due
associazioni erano già impegnati, ma anche indirettamente le due associazioni
hanno contribuito, nell’ambito dell’insieme dei procedimenti precedenti e in
corso per esposizione ad amianto, perché si arrivasse ad una simile
positiva sentenza di cui si conosceranno le motivazioni fra 90 giorni.
Si sta consolidando una giurisprudenza importante con
particolare riferimento all’utilizzo (molto esteso) di talco contaminato da
amianto. Un giurisprudenza impensabile fino a pochi anni fa ed in un momento
dominato dalla ricerca di pura crescita economica e di profitto senza alcuna
considerazione degli aspetti ambientali e di sicurezza. I processi nei quali si
arriva a condanna ci dicono che le responsabilità vengono riconosciute, vanno
perseguite in particolare di coloro che detengono una posizione di garanzia.
MD e AIEA, pur nelle loro diversità di organizzazione
e di direzione, chiedono che dai processi si traggano le dovute conseguenze in
termini di impegno ad eliminare l’amianto e le altre sostanze e agenti nocivi
tossici cancerogeni dai luoghi di vita e di lavoro. Per l’amianto occorre una
azione coordinata, nazionale e regionale, per la bonifica dei manufatti ancora
presenti negli edifici e per evitare importazioni truffaldine di merci o
manufatti che lo contengono. Le responsabilità siano chiare : per chi non
ha controllato mentre doveva controllare, per chi deve bonificare e non
bonifica a chi deve smaltire correttamente e non smaltisce, per chi deve
attuare la sorveglianza sanitaria sugli ex esposti e non la attua. Non ultimo
per chi indebitamente allunga i tempi dei procedimenti giudiziari, per chi
inventa teorie pseudoscientifiche per negare, anche di fronte alla più chiara
evidenza, le responsabilità a chi le detiene.
La lotta e la mobilitazione non potranno arrestarsi se
non di fronte al pieno raggiungimento degli obiettivi enunciati.
Milano,19 luglio 2016
Medicina Democratica
Onlus
Associazione Italiana Esposti Amianto Nazionale
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