lunedì 25 luglio 2016

25 luglio - AIEA: COMUNICATO OLIVETTI



COMUNICATO STAMPA: Condannati i dirigenti della Olivetti per morti da amianto
Il Giudice monocratico del Tribunale di Ivrea il 18 luglio ha condannato gli imputati accusati di omicidio   colposo e lesioni colpose di diversi lavoratori della Olivetti di Ivrea (poi Telecom Italia) :  spiccano i nomi fra gli imputati di Debenedetti Carlo, Debenedetti Franco,  Corrado Passera, ed altri.
Non tutti i casi di lavoratori  ammalati e deceduti sono stati considerati né tutti quelli considerati hanno determinato il riconoscimento di una colpa da parte dei datori di lavoro e dei dirigenti che si sono succeduti nel tempo.
In questo processo Medicina Democratica e AIEA non si sono costituiti, considerando i molti procedimenti e processi in cui le due associazioni erano già impegnati, ma anche indirettamente le due associazioni hanno contribuito, nell’ambito dell’insieme dei procedimenti precedenti e in corso  per esposizione ad amianto,  perché si arrivasse ad una simile positiva sentenza di cui si conosceranno le motivazioni fra 90 giorni.
Si sta consolidando una giurisprudenza importante con particolare riferimento all’utilizzo (molto esteso) di talco contaminato da amianto. Un giurisprudenza impensabile fino a pochi anni fa ed in un momento dominato dalla ricerca di pura crescita economica e di profitto senza alcuna considerazione degli aspetti ambientali e di sicurezza. I processi nei quali si arriva a condanna ci dicono che le responsabilità vengono riconosciute, vanno perseguite in particolare di coloro che detengono una posizione di garanzia.

MD e AIEA, pur nelle loro diversità di organizzazione e di direzione, chiedono che dai processi si traggano le dovute conseguenze in termini di impegno ad eliminare l’amianto e le altre sostanze e agenti nocivi tossici cancerogeni dai luoghi di vita e di lavoro. Per l’amianto occorre una azione coordinata, nazionale e regionale, per la bonifica dei manufatti ancora presenti negli edifici e per evitare importazioni truffaldine di merci o manufatti che lo contengono.  Le responsabilità siano chiare : per chi non ha controllato mentre doveva controllare,  per chi deve bonificare e non bonifica a chi deve smaltire correttamente e non smaltisce, per chi deve attuare la sorveglianza sanitaria sugli ex esposti e non la attua. Non ultimo per chi indebitamente allunga i tempi dei procedimenti giudiziari, per chi inventa teorie pseudoscientifiche per negare, anche di fronte alla più chiara evidenza, le  responsabilità a chi le detiene.
La lotta e la mobilitazione non potranno arrestarsi se non di fronte al pieno raggiungimento degli obiettivi enunciati.
Milano,19 luglio 2016
Medicina Democratica Onlus                    Associazione Italiana Esposti Amianto Nazionale

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