Un'altra strage annunciata!
Disastro ferroviario: 23 morti e
oltre 50 feriti
Solidarietà e vicinanza ai familiari
delle Vittime
A Viareggio, siamo tornati alle ore della notte del 29 giugno 2009.
Un incidente sul lavoro, trasformatosi in un disastro ferroviario
che ha provocato una strage.
In questi 7 anni da quella tragedia immane non ci
siamo fermati un attimo nel rivendicare sicurezza, verità e giustizia! Pochi
giorni fa, in occasione del 7° anniversario, siamo ancora scesi nelle strage
della nostra città: eravamo in 10mila, organi di stampa addirittura hanno
scritto: “In ventimila per ...”. Una striscia di mobilitazione
ininterrotta per 7 anni.
La tragedia di questi giorni è una strage annunciata
per aver imposto sistemi e condizioni di lavoro di altri tempi. Il 12 luglio in
Puglia hanno perso la vita pendolari, studenti, lavoratori … perché sono
ritenuti cittadini di un'altra serie. Possono anche morire tanto con delle
buone assicurazioni poi si sistema tutto. Questo pensano e sfacciatamente
dicono i lorsignori! Ad ogni strage, si deve assistere a rituali lacrime
di coccodrillo, ad apertura di altre inchieste, a ipocriti appelli per
l'accertamento delle responsabilità.
La verità è chiaramente limpida: una politica di
abbandono della sicurezza per aumentare profitti ed interessi di pochi. I
pendolari debbono viaggiare in queste condizioni; condizioni disumane e di
morte. Come gli stessi treni-bomba che trasportano sostanze altamente
pericolose, infiammabili e tossiche. E' ancora più grave e vigliacco che questo
trattamento disumano sia riservato a lavoratori, studenti, turisti, a coloro
che utilizzano il treno per studiare, per lavorare, per visitare il nostro
paese utilizzando treni meno costosi.
Sull'Alta velocità, invece, meno insicurezza e
maggiori conforti; sui treni regionali e dei pendolari assenza di sicurezza,
enormi disagi e … morte. La stessa, provocata dal treno di Gpl, che il 29
giugno 2009 provocò la morte di 32 persone (e gravissimi ustionati) che
riposavano nelle proprie abitazioni. La strage del 12 luglio in Puglia, pari a
tante altre (Val Venosta, Viareggio, Crevalcore, Rometta Marea, Piacenza …), è
figlia dei processi di ristrutturazione, liberalizzazione, privatizzazione e
societarizzazione, di questi anni, istituiti sull'altare del profitto e del
“dio danaro”. La vita di ferrovieri, pendolari, viaggiatori, cittadini, è
totalmente subordinata a ciò. Tagli al personale, alla manutenzione, agente
unico, soppressione di officine e presìdi, annullamento di elementari norme
sulla sicurezza, è la ricetta per stare sul mercato.
La politica
di abbandono sulla sicurezza è il vero ed unico errore disumano.
Non
ribellarsi a questo stato di cose è l'unico vero errore umano.
Dalla Puglia a Viareggio: un solo grido. Sicurezza,
Verità e Giustizia!
NO alla prescrizione per Viareggio!
14 luglio
2016
Assemblea 29 giugno
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