Una lettera alla stampa che riassume la lotta
Buongiorno,
le invio una nota per riassumere i contenuti della
vertenza sindacale, che al tempo stesso rappresenta una situazione al limite
dei diritti civili e umani, per i lavoratori della logistica nei magazzini del
gruppo kamila Italtrans (brignano, basiano, calcinate) gestiti principalmente
dal consorzio Cisa con le sue rete estesa di cooperative.
La condizione dei lavoratori (più di 600 persone al
90% immigrati è pesante, ritmi e carichi di lavoro molto duri, aggravato dal
lavoro gestito praticamente con una forma di cottimo, privazione dei diritti
elementari fino a non avere più una propria vita privata, basti tenere presente
che per i lavoratori è impossibile gestire turni, orari e sedi di lavoro: sanno
quando entrano e non quando escono (10/12/14 ore sono cosa normale), le
comunicazione e le variazioni arrivano con un sms a tutte le ore anche notturne.
Una totale discrezionalità usata anche in termini punitivi (un equivalente
delle punizioni corporali), quando un lavoratore non dimostra la massima
subordinazione e ubbidienza, viene
lasciato senza lavoro per più giorni, o spostato in
una sede scomoda... o gli viene assegnato un turno con sole 3/4 ore, a seconda
della colpa di cui si è macchiato... Un lavoratore è dal 16 maggio che non
viene più chiamato al lavoro senza una spiegazione, senza una comunicazione
scritta...
Antisindacalità, pressioni minacce di ogni genere per
impedire il minimo gesto di ribellione come iscriversi al sindacato,
testimoniate da tante voci e da mille fatti quotidiani oggi, oltre che per
condizioni di lavoro dignitose stiamo lottando per il reintegro di 4 lavoratori
licenziati perchè si sono recentemente iscritti al sindacato, per uno, il
nostro attivista, sospeso disciplinarmente con un'accusa falsa appena si è
iscritto, contro la deportazione di 40 lavoratori del magazzino di basiano, che
appena iscritti sono stati divisi e dispersi in altri appalti anche lontani,
compresi quelli che non sono automuniti... e al lavoro nel magazzino di basiano
sono stati sostituiti con una cooperativa fatta venire da roma...
Non lasciamo alcuna strada intentata, ma a livello di
stampa c'è un vuoto pesante. Vi chiediamo di poter documentare questa
condizione di centinaia di lavoratori, che tra l'altro, dopo 10/15 anni di duro
lavoro di facchinaggio hanno come prospettiva, con la schiena e le braccia
spaccate, di essere mandati via.
per il sindacato slai cobas per il sindacato di classe
sergio caprini - 340 7226074
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