Un disastro prevedibile e prevenibile dell’Italia a
due velocità
Una Italia a
due velocità, a binari alternati e a sicurezza differenziata
Il disastro ferroviario di Andria è la tragica
metafora di una Italia a due livelli ove, in nome del profitto e di scelte non
condivise, la sicurezza viene negata e determina morte nei luoghi di lavoro e
di vita. Non avevamo certo bisogno di una conferma : dal processo in corso per
la strage ferroviaria di Viareggio, ove Medicina Democratica Onlus è parte
civile, emerge un nodo di responsabilità multiple frutto della privatizzazione
di gran parte del “ciclo produttivo” del trasporto merci, dello stato e della
gestione della rete ferroviaria italiana.
Andria ci ricorda le differenze tra la parte di rete
sottoposta, pur parzialmente, a un controllo pubblico e quella abbandonata
totalmente al privato con due “standard” di sicurezza che la normativa vigente
accetta e perpetua. Ci diranno pertanto che l’evento è colpa umana e tale colpa
ricade sui lavoratori della linea, la colpa è invece della mancata estensione
degli standard minimi di sicurezza a tutta la rete, dei finanziamenti spostati
sulla alta velocità e su opere inutili e ambientale distruttive.
La dizione di “errore umano” onnicomprensiva (quante
volte l’abbiamo sentita in caso di infortuni sul lavoro mai colpa
dell’organizzazione del lavoro o delle inadempienze delle aziende) è solo un
modo per depistare l’attenzione dalle vere responsabilità.
Un aspetto accomuna questa Italia “a due velocità” :
in entrambi i casi l’unico antidoto sono le popolazioni (della Val Susa come di
ogni dove che si batte contro l’assurdità delle tante TAV e a favore del
potenziamento – della sicurezza in primis – delle reti regionali e locali) e i
lavoratori. Alcuni sindacati dei ferrovieri (in primis quelli di base) e
singoli lavoratori si sono battuti per un incremento della sicurezza
contro la privatizzazione dei servizi, contro il macchinista unico, ricevendo
in cambio solo discriminazione. La lotta e l’unione delle lotte per
l’incremento del trasporto alternativo alla gomma, al mantenimento della
proprietà e gestione pubblica della rete ferroviaria quale “opera strategica”
per garantire uniformità di standard costruttivi e gestionali come pure di
sicurezza, è l’unico indirizzo per la prevenzione in questo settore. Un bene
comune di uso quotidiano di tutti.
Il Direttivo Nazionale di Medicina Democratica Onlus
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