Rinvio al 16 ottobre udienza del processo a Riva e
complici - il 18 sett. sera allo slai cobas si comincia a preparare la prossima
udienza con un piano di lavoro intenso e autorganizzato
L'UDIENZA
del 16 settembre del processo a Padron RIVA e complici è stata rinviata al 16
ottobre - in attesa della sentenza della Cassazione sulla trasferibilità da
Taranto del processo, prevista per il 7 ottobre.
Si è tenuto il presidio di solidarietà della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio a Roma.
Giovedì 18 sett ore 18 alla sede slai cobas via rintone 22 se ne parla.
Bisogna leggere attentamente l'analisi critica e stralci della istanza dei difensori dell'ILVA per il trasferimento del processo.
Un testo che gli operai e i cittadini devono conoscere se vogliono comprendere quello che si discute effettivamente al processo.
Sostenete e organizzate con noi nuove costituzioni di parte civile - la costituzione di "parte civile" di operai e cittadini è indispensabile ed è soprattutto un terreno di lotta.
Info 3475301704
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto via rintone 22
slaicobasta@gmail.com
Si è tenuto il presidio di solidarietà della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio a Roma.
Giovedì 18 sett ore 18 alla sede slai cobas via rintone 22 se ne parla.
Bisogna leggere attentamente l'analisi critica e stralci della istanza dei difensori dell'ILVA per il trasferimento del processo.
Un testo che gli operai e i cittadini devono conoscere se vogliono comprendere quello che si discute effettivamente al processo.
Sostenete e organizzate con noi nuove costituzioni di parte civile - la costituzione di "parte civile" di operai e cittadini è indispensabile ed è soprattutto un terreno di lotta.
Info 3475301704
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto via rintone 22
slaicobasta@gmail.com
Ilva da Taranto a Roma: NO al trasferimento del
processo ai padroni assassini!
Davanti al ministero dell'Ambiente il presidio della
Rete
L'appello
alla mobilitazione nazionale in solidarietà alla lotta condotta a Taranto
sull'Ilva dalla Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e
sul territorio nella giornata dell'udienza contro padron Riva del 16 settembre
è stato raccolto a Roma dal nodo della Rete organizzato nel Comitato 5 Aprile.
Era presente anche una delegazione da Taranto al presidio davanti al Ministero dell'Ambiente che ha denunciato il rischio di una trasformazione del processo in corso a Taranto in un processo-farsa se passasse l'Istanza di trasferimento da Taranto voluto dai padroni dell'Ilva e redatto dagli avvocati al loro servizio.
A questo proposito è stato diffuso un dossier che spiega efficacemente la natura di questo processo come di un processo politico che mette a nudo tutto il sistema dei padroni che dev'essere rovesciato se si vuole il primato della vita degli operai e della popolazione su quello letale del profitto.
Una lotta che parte da Taranto ma che riguarda tutti i lavoratori e le popolazioni minacciate dalla logica del Capitale. Una lotta che è terreno di scontro di classe e che non deve essere delegata ai giudici ma che deve irrompere nei processi.
Un compagno della Rete di Roma presente al presidio
Era presente anche una delegazione da Taranto al presidio davanti al Ministero dell'Ambiente che ha denunciato il rischio di una trasformazione del processo in corso a Taranto in un processo-farsa se passasse l'Istanza di trasferimento da Taranto voluto dai padroni dell'Ilva e redatto dagli avvocati al loro servizio.
A questo proposito è stato diffuso un dossier che spiega efficacemente la natura di questo processo come di un processo politico che mette a nudo tutto il sistema dei padroni che dev'essere rovesciato se si vuole il primato della vita degli operai e della popolazione su quello letale del profitto.
Una lotta che parte da Taranto ma che riguarda tutti i lavoratori e le popolazioni minacciate dalla logica del Capitale. Una lotta che è terreno di scontro di classe e che non deve essere delegata ai giudici ma che deve irrompere nei processi.
Un compagno della Rete di Roma presente al presidio
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