mercoledì 17 settembre 2014

16 settembre: Il processo Ilva si deve fare a Taranto - lo Slai Cobas sdc e la Rete in campo contro il trasferimento, da Taranto a Roma

Rinvio al 16 ottobre udienza del processo a Riva e complici - il 18 sett. sera allo slai cobas si comincia a preparare la prossima udienza con un piano di lavoro intenso e autorganizzato
L'UDIENZA del 16 settembre del processo a Padron RIVA e complici è stata rinviata al 16 ottobre - in attesa della sentenza della Cassazione sulla trasferibilità da Taranto del processo, prevista per il 7 ottobre.
Si è tenuto il presidio di solidarietà della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio a Roma.

Giovedì 18 sett ore 18 alla sede slai cobas via rintone 22 se ne parla.


Bisogna leggere attentamente l'analisi critica e stralci della istanza dei difensori dell'ILVA per il trasferimento del processo.
Un testo che gli operai e i cittadini devono conoscere se vogliono comprendere quello che si discute effettivamente al processo.


Sostenete e organizzate con noi nuove costituzioni di parte civile - la costituzione di "parte civile" di operai e cittadini è indispensabile ed è soprattutto un terreno di lotta.


Info 3475301704

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto via rintone 22
slaicobasta@gmail.com



di seguito il report del presidio della Rete a Roma


Ilva da Taranto a Roma: NO al trasferimento del processo ai padroni assassini!
Davanti al ministero dell'Ambiente il presidio della Rete


L'appello alla mobilitazione nazionale in solidarietà alla lotta condotta a Taranto sull'Ilva dalla Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio nella giornata dell'udienza contro padron Riva del 16 settembre è stato raccolto a Roma dal nodo della Rete organizzato nel Comitato 5 Aprile.
Era presente anche una delegazione da Taranto al presidio davanti al Ministero dell'Ambiente che ha denunciato il rischio di una trasformazione del processo in corso a Taranto in un processo-farsa se passasse l'Istanza di trasferimento da Taranto voluto dai padroni dell'Ilva e redatto dagli avvocati al loro servizio.
A questo proposito è stato diffuso un dossier che spiega efficacemente la natura di questo processo come di un processo politico che mette a nudo tutto il sistema dei padroni che dev'essere rovesciato se si vuole il primato della vita degli operai e della popolazione su quello letale del profitto.
Una lotta che parte da Taranto ma che riguarda tutti i lavoratori e le popolazioni minacciate dalla logica del Capitale. Una lotta che è terreno di scontro di classe e che non deve essere delegata ai giudici ma che deve irrompere nei processi.

Un compagno della Rete di Roma presente al presidio

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