giovedì 4 settembre 2014

1-2 settembre: Promemoria per l'autunno - Agosto è stato un mese di contestazione al governo Renzi, che questo segni i mesi a venire NESSUNA TREGUA AL GOVERNO COSTRUIRE LA FORZA PER CACCIARLO

una breve sintesi delle contestazioni da Bagnoli a Gela passando per l'incisiva azione di Proletari Comunisti e dello Slai Cobas sdc a Termini Imerese

il volantino diffuso a Termini

Renzi in Sicilia... Via il governo della precarietà e disoccupazione permanente, della miseria, della repressione, della guerra imperialista, del moderno fascismo che avanza!

Le fabbriche  continuano a chiudere, i disoccupati aumentano – solo in Sicilia sono quasi 1.000.000 -  le vertenze del lavoro aperte non si contano più e adesso vogliono abolire pure l'art.18Riscrivendo lo Statuto dei lavoratori così la disoccupazione aumenterà ancora di più, i padroni avranno sempre più mano libera nello sfruttare e ricattare i pochi che resteranno al lavoro.

Arroganza e ipocrisia sfrenata quando il governo Renzi 
dice che non ci sono soldi!
Per il Mose di Venezia, la Tav, l'Expo, per le missioni militari e le guerre imperialiste… per lo spot elettorale degli 80 euro il governo è veloce, più che rapido e approva subito e i soldi li trova, sulla pelle sempre dei proletari e delle masse popolari!!! 

Questo Stato incassa più di quanto spende (si chiama "avanzo primario") e toglie alle vere necessità pubbliche e sociali! Mai toglie alle banche, ai ricchi e ai padroni! Anzi!

In sette mesi questo governo è stato molto veloce nel fare delle leggi che aggravano la condizione di vita e di lavoro delle masse popolari attaccando tutti i diritti conquistati con le lotte degli anni passati, a partire dal contratto nazionale di lavoro e adesso si accaniscono sullo Statuto dei Lavoratori/art.18 un totem da eliminare!
In questi sette mesi infatti è aumentata la disoccupazione, la povertà, l'inquinamento di intere aree, le persone senza casa, e la crisi si è approfondita.

v    Con il Jobs Act chi lavora sarà costretto ad un contratto a termine per sempre cioè si precarizza definitivamente tutto il mondo del lavoro…
v    La riforma degli ammortizzatori sociali significa togliere la cassa in deroga e gli altri ammortizzatori
v    Il piano casa è di tipo fascista perché nega a chi è costretto ad occupare una casa per bisogno a non poter fare contratti di luce e acqua anche se ci sono bambini…
v    La riforma della Pubblica Amministrazione significa altri licenziamenti e tagli
v    Questo governocon un presidente del consiglio NON ELETTO (come Monti e Letta), che fa le riforme in accordo con un pregiudicato, con l'abolizione del senato vuole accelerare il "processo decisionale" per poter fare più velocemente leggi contro i lavoratori e le masse popolari con l'intento di trasformare il paese in uno stato presidenzialista, più reazionario al servizio dei grandi capitali.

E chi lotta contro tutto questo deve subire la repressione sempre più forte: per chi lotta per il lavoro, la casa, e i propri diritti sempre più spesso ci sono multe, denuncie, arresti…

I lavoratori e le masse popolari si devono organizzare per un'alternativa sociale e politica per rovesciare il governo della precarietà e disoccupazione permanente, della miseria, della repressione, della guerra, del moderno fascismo che avanza!


una sintesi delle varie iniziative

Renzi blitz a Sud - tutto chiacchiere e distintivo - con tutte le istituzioni a fargli da leccac...
combattiva contestazione a bagnoli napoli con cariche della polizia  


a Gela Baciamo le mani presidente - dice crocetta -  tra pungiuti si trova sempre l'intesa da repubblica
Doppio bacio sulla guancia tra il presidente della Regione Rosario Crocetta ed il premier Matteo Renzi al suo arrivo a Gela. Un saluto amicale, tutto siciliano, anticipa l'incontro nel comune del Nisseno 

a gela contestato da una delegazione nomuos - 

a termini imerese 
contestano solo i nostri compagni in rappresentanza slai cobas e proletari comunisti - mentre il resto del movimento è a mare

a Termini Imerese un gruppo di sindacalisti con qualche operaio idiota dell'indotto e poi la DIGOS cercano di metterci a tacere e cancellarci

Contestate le chiacchiere di Renzi a Termini Imerese...
Ieri, 14 agosto, il Presidente del consiglio Renzi ha fatto un "rapido" giro per il Sud Italia, Campania, Calabria e Sicilia: un giro propagandistico in stile mussoliniano, mancava solo che spostasse i carri armati da un  posto all'altro per dimostrare che l'Italia è forte, ce la farà da sola, e via di questo passo, come gli piace dire, con un atteggiamento arrogante e da vero sbruffone, un altro "signor ci penso io" ed ennesimo uomo della provvidenza…
Ma il giro gli era necessario soprattutto per strigliare i presidenti delle regioni, intimandogli di spendere i soldi dei fondi europei dopo che lui è stato strigliato ancora una volta dai burocrati di Bruxelles.
E infatti le puntate nelle tre regioni, rispetto alle vertenze in corso legate allo sviluppo industriale ed economico in generale, hanno dimostrato che solo di parole si tratta… a Gela e a Termini Imerese ha promesso ancora una volta… il suo impegno!
Le contestazioni che Renzi a Napoli, a Gela, ha ricevuto, sebbene dimostrino che una parte dei proletari e degli attivisti politici e sindacali ha ben compreso che di chiacchiere si tratta e la vera natura di questo governo, risultano però ancora inadeguate alla necessità della gravità del momento, vedi a Termini Imerese la scarsa presenza operaia, così come della cittadinanza ma anche  l'assenza di altre realtà di movimento.

A Termini Imerese abbiamo protestato in piazza subito al nostro arrivo mentre ancora non c'erano né Renzi né Crocetta. Le nostre compagne hanno dato inizio in prima fila esponendo un cartello e denunciando a gran voce i "fatti" di questo governo, seguite subito dagli altri compagni, e per questo subito disturbate dagli agenti della digos, mentre un discreto apprezzamento veniva mostrato da una parte dei presenti in piazza; 



Mancava il grosso degli operai Fiat, alcuni stavano in disparte non intervenendo pur condividendo le nostre critiche (compreso un operaio della Fincantieri che ci conosce e vive a Termini) mentre un gruppetto di operai soprattutto dell'indotto in rappresentanza della Fiom di Mastrosimone e Rappa (il primo stava dentro il Municipio tutto tronfio in attesa del suo collega Renzi) il secondo si aggirava nella piazza senza aver il coraggio di intervenire direttamente, non appena è partita la nostra denuncia pubblica, si è scagliato contro di noi dicendo espressamente che non bisognava disturbare Renzi, con un atteggiamento fascistoide, "voi oggi qui non dovete parlare!", che dovevamo andarcene, che non eravamo stati mai nella lotta… e qualcuno ha provato perfino a toccare le bandiere non riuscendo però nell'intento! Sono stati subito spalleggiati dalla digos presente in grande stile che ci invitava ad andarcene perché "gli operai non vi vogliono" e "voi usate la Costituzione interpretandola a modo vostro!", "voi siete provocatori"…
Naturalmente abbiamo respinto nei modi dovuti ogni tentativo di intimidazione sia fisico da parte del gruppo di operai che anche abbastanza minaccioso della digos, vi denunciamo per oltraggio …, e abbiamo ancora di più denunciato pubblicamente tutto questo. Si è creato un grande capannello e l'attenzione dei giornalisti presenti; in diversi hanno condiviso la protesta e poi alcuni sono rimasti accanto a noi anche dopo discutendo e criticando l'agire di questi operai della Fiom/Mastrosimone. Questo stesso gruppo da un atteggiamento spavaldo e arrogante, vista la nostra determinazione, è subito dopo tornato per parlare e tentare di "chiarire" la loro posizione, soprattutto perché erano preoccupati che all'arrivo di Renzi avremmo potuto rovinare l'"accoglienza"! Abbiamo ancora una volta ribadito la necessità della denuncia e della protesta e la loro cecità del non comprendere questa necessità.
Nell'attesa abbiamo continuato a distribuire volantini continuando ad argomentare con altri operai e presenti.
All'arrivo di Renzi abbiamo continuato a sventolare le bandiere di Proletari Comunisti e Slai Cobas s.c. e gridare slogan contro il governo: "Lavoro…lavoro.." e "Via il governo dei licenziamenti, della disoccupazione e precarietà permenente, della guerra, della repressione…" a cui si sono uniti i fischi di una parte dei presenti.


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Da La Repubblica Palermo on line
14 AGOSTO 2014
Termini, in attesa di Renzi tensione tra gli operai

Ci sono stati momenti di tensione davanti al Municipio di Termini Imerese, dove stava per arrivare Matteo Renzi. Tutto è cominciato quando alcuni esponenti del sindacato Slai Cobas e dei Comunisti proletari hanno gridato alcuni slogan contro il presidente del Consiglio. A questo punto sono intervenuti alcuni operai della Cgil che non hanno gradito le contestazioni contro Renzi. Qualche spintone e poche urla, poi la situazione è tornata alla normalità grazie anche all'intervento delle forze dell'ordine. (giorgio ruta)

 per chiudere l'eco delle contestazioni di Termini sia sulla stampa italiana sia su quella estera

Dalla stampa: contestazione Renzi a Termini Imerese

Matteo Renzi viaggio verso Sud: il tour amaro del Presidente del Consiglio tra (piccole) contestazioni e sit-in (FOTO, VIDEO)
Claudio Paudice, L'Huffington Post
...Il viaggio nel profondo sud si conclude a Termini Imerese dove pure si sono stati registrati momenti di tensione in piazza Duomo: un gruppo di proletari comunisti ha sventolato due bandiere rosse gridando slogan contro il premier: "Servono fabbriche, lavoro vero, case, diritti, servizi sociali... Il Governo Renzi fa tutto il contrario". Insieme a loro anche alcuni esponenti dello Slai Cobas. E gli slogan hanno fatto scattare l'irritazione di alcuni cittadini, dei disoccupati che presidiano la piazza e si sono registrati momenti di nervosismo tra la folla. Il premier, appena è sceso dall'auto è stato accolto dall'applauso della gente sistemata dietro le transenne, dove Renzi, dopo aver stretto le mani ad alcune delle persone che gridavano "lavoro... lavoro"...


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Il Fatto Quotidiano 15/8/14
… L'ultima tappa del tour è proprio il comune vicino Palermo, orfano dello stabilimento Fiat. Tra i lavoratori, forte tensione. Alcuni tra Cobas e Comunisti proletari cantano slogan contro renzi. Altri protestano: “La politica non c'entra”. Spintoni reciproci. L'ospite d'onore compare, e da dietro le transenne sono applausi e cori: “Lavoro, lavoro”....


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La Repubblica 15/8/14
… Il presidente del Consiglio sale quindi sull'elicottero del ministero della Difesa e vola alla volta di Termini Imerese, anche qui per un incontro al Comune dove ad attenderlo ci sono molti operai dell'ex stabilimento Fiat. E non manca qualche momento di tensione, quando gli autonomi del Cobas espongono uno striscione contro Renzi e i delegati della Fiom Cgil lo fanno prontamente rimuovere...

Da La Repubblica Palermo on line
14 AGOSTO 2014
Termini, in attesa di Renzi tensione tra gli operai

Ci sono stati momenti di tensione davanti al Municipio di Termini Imerese, dove stava per arrivare Matteo Renzi. Tutto è cominciato quando alcuni esponenti del sindacato Slai Cobas e dei Comunisti proletari hanno gridato alcuni slogan contro il presidente del Consiglio. A questo punto sono intervenuti alcuni operai della Cgil che non hanno gradito le contestazioni contro Renzi. Qualche spintone e poche urla, poi la situazione è tornata alla normalità grazie anche all'intervento delle forze dell'ordine. (giorgio ruta)





La Sicilia 15/8/14
… E così l'ex capitale tradita dalla Fiat accoglie il premier in un pomerggio surreale. Le tensioni si concentrano pirma della visita. Alcuni rappresentanti di Slai-Cobas e dei Comunisti proletari gridano slogan anti-Renzi, alcuni presenti (qualcuno sostiene che in mezzo ci siano anche esponenti della “triplice”) strappano le bandiere dei manifestanti perché “questa storia non c'entra nulla con la politica”. Ma la cosa si chiude con qualche spintone e il fermo intervento delle forze dell'ordine...

Il Giornale di Sicilia 15/8/14
… Nei momenti precedenti l'arrivo del premier non sono mancati momenti di tensione. Un gruppo anche ha sventolato due bandiere rosse gridando slogan contro di lui. “Servono fabbriche, lavoro, case, diritti, serivizi sociali. Il governo Renzi fa tutto il contrario.” Insieme a loro anche alcuni esponenti dello Slai Cobas. E gli slogan hanno fatto scattare l'irritazione di alcuni cittadini, dei disoccupati che presidiano la piazza e si sono registrati momenti di nervosismo tra la folla. Alcuni cittadini hanno strappato dalle mani le bandiere rosse gettandole ai piedi di alcuni alberi. Sul posto sono interventue le forze dell'ordine presenti per il servizio di sicurezza...

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Il premier contestato da un gruppo di proletari comunisti
...L’attesa dell’arrivo di Renzi a Termini Imerese è stata contraddistinta da momenti di tensione. Un gruppo di proletari comunisti ha sventolato due bandiere rosse gridando slogan contro il premier: «Servono fabbriche, lavoro vero, case, diritti, servizi sociali... Il Governo Renzi fa tutto il contrario». Insieme a loro anche alcuni esponenti dello Slai Cobas...

Tra gli striscioni in piazza Duomo campeggiava quello dei lavoratori dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese e quello della Fim,Fiom e Uilm dell'Ansaldo Breda di Palermo...

Jobs crisis in Sicily, Matteo Renzi visits Termini Imerese

"... un gruppetto di operai soprattutto dell'indotto in rappresentanza della Fiom di Mastrosimone e Rappa (il primo stava dentro il Municipio tutto tronfio in attesa del suo collega Renzi) il secondo si aggirava nella piazza senza aver il coraggio di intervenire direttamente, non appena è partita la nostra denuncia pubblica, si è scagliato contro di noi dicendo espressamente che non bisognava disturbare Renzi... Naturalmente abbiamo respinto nei modi dovuti ogni tentativo di intimidazione sia fisico da parte del gruppo di operai che anche abbastanza minaccioso della digos, vi denunciamo per oltraggio …, e abbiamo ancora di più denunciato pubblicamente tutto questo..."



                                                Mentre diversi operai stanno a guardare...


Italy: PM Matteo Renzi discusses job crisis in Termini Imerese


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