[Il sindacato è un'altra cosa] 19.09.14-una
discussione non tanto chiarifichiatrice
19.09.14 - Una discussione chiarificatrice
ma non troppo a leggere la nota e in
particolare dove si scrive 'si è condivisa la constatazione che nessuno, a
partire da Giorgio Cremaschi, propone l'avvio di un percorso costituente di un
nuovo soggetto sindacale.
slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
347-5301704
Nota di Sergio Bellavita - Il
coordinamento nazionale della nostra area aveva due punti importanti di discussione da affrontare. Le
questioni di fase, il pesantissimo attacco del governo Renzi al mondo del
lavoro, le mobilitazioni d'autunno, la battaglia interna alla Cgil da una parte
e il confronto tutto interno alla nostra area rispetto alle divergenze emerse
alla festa di Viareggio. Una discussione complicata, inevitabilmente spigolosa
a volte dura ma che alla fine ha chiarito che non vi è alcuna divergenza
strategica sul nostro progetto.
Senza bisogno di giungere ad un voto
formale si è condivisa la constatazione che nessuno, a partire da Giorgio Cremaschi, propone l'avvio di un percorso
costituente di un nuovo soggetto sindacale. Il processo di ricostruzione di un sindacato
di classe, di cui peraltro se ne discute da almeno trent'anni, è l'obbiettivo
strategico che orienta e ordina le nostre iniziative, le nostre pratiche
sindacali. Un processo appunto, di cui ci facciamo portavoce e sul quale
proponiamo momenti di riflessione, che non può precipitare in un atto organizzativo
del tutto slegato dai processi reali in corso sul terreno sociale e politico.
Il sindacato di classe non può prescindere evidentemente dalla classe. Le
compagne e i compagni avevano l'estrema necessità di comprendere cosa stava
succedendo nella discussione interna. Una discussione chiarificatrice quindi.
Alla fine dei lavori ho chiesto a Giorgio Cremaschi, credo anche a nome di
tutti i compagni e le compagne, di rientrare nell'esecutivo nazionale della
nostra area. Credo che il contributo di Cremaschi sia assolutamente importante
nella vita, nelle scelte dell'area e nel processo di rinnovamento che lui
stesso ha tenuto ad avviare. Penso fosse necessario comunicare in estrema
sintesi la conclusione della nostra discussione.
Al lavoro ed alla lotta!
Sergio Bellavita
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