Ancora IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO
SINDACALE, DAL 1908
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FERROVIE: TRENI FERMI PER QUATTRO GIORNI, SCIOPERO
ARTICOLATO DAL 18 AL 21 SETTEMBRE 2014.
I FERROVIERI PROTESTANO ANCORA, SU PENSIONI,
SICUREZZA, ORARI E LICENZIAMENTI
SCIOPERO DI TUTTI I FERROVIERI PROCLAMATO DA:
COORDINAMENTO
AUTORGANIZZATO TRASPORTI (CAT)
DALL'UNIONE SINDACALE DI BASE (USB)
Per il trasporto Merci dalle 21 di giov. 18 alle 21 di
ven. 19 settembre
Per il trasporto Viaggiatori dalle 21 di sab. 20 alle
21 di dom. 21 settembre
CHIUSE ANCHE BIGLIETTERIE, OFFICINE E STAZIONI
(Scarica la tabella dei treni garantiti)
TENUTO CONTO DEL SILENZIO DELLE AZIENDE E DEI MEZZI DI
COMUNICAZIONE, AVVISIAMO TUTTI I VIAGGIATORI:
PENSIONI: NO AI 67 ANNI DELLA MONTI-FORNERO !
MACCHINISTI, CAPITRENO, MANOVRATORI E GLI ALTRI
ADDETTI ALLA CIRCOLAZIONE
SI FERMERANNO
PER PROTESTARE CONTRO LA MODIFICA DELL'ETA' PENSIONABILE
INTRODOTTA CON LA MICIDIALE RIFORMA MONTI-FORNERO CHE
CI COSTRINGERA' A
LAVORARE SUI TRENI FINO A 67 ANNI
PROBLEMI TRASCURATI E LASCIATI IRRISOLTI - ANZI
AGGRAVATI - CON LA FIRMA DELL'ULTIMO
CCNLE DOPO IL VOLTAFACCIA DEL GOVERNO E DEL MINISTRO
POLETTI, CHE HA ACCANTONATO
LA
SOLUZIONE (GIA' APPROVATA DALLA
COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA)
PER UNA ETA'
PENSIONABILE RAGIONEVOLE ED EQUA PER CHI LAVORA SUI TRENI.
UNA LEGGE INGIUSTA CHE HA CALPESTATO E UMILIATO LE
ASPETTATIVE DI
MILIONI DI LAVORATORI E CHE PER I FERROVIERI HA
SIGNIFICATO UN
AUMENTO DELLA SOGLIA PER LA PENSIONE DI CIRCA 9 ANNI
TANTI DI NOI - VISTA L'ASPETTATIVA DI VITA MOLTO PIU'
BASSA DELLA
MEDIA NAZIONALE - NON ARRIVERANNO VIVI A QUELL'ETA'
E COMUNQUE E' IMPENSABILE ED INGIUSTO IPOTIZZARE CHE
UN MACCHINISTA
CONTINUI A GUIDARE UN TRENO E UN CAPOTRENO A LAVORARCI
SU FINO A 67 ANNI
ORARI DI LAVORO E TURNI
CONTRO LE 10 ORE DI LAVORO GIORNALIERE, I TURNI
INDIVIDUALI DISUMANIZZATI E LE
TERRIBILI FLESSIBILITA' DI IMPIEGO CHE RENDONO IL
LAVORO INSOSTENIBILE E NOCIVO
DEMOCRAZIA
SINDACALE
CONTRO LE NUOVE REGOLESULLA 'RAPPRESENTANZA SINDACALE'
CHE
SOFFOCANO LA DEMOCRAZIA PER TUTELARE LA CASTA
SINDACALE, INAMOVIBILE
E PARASSITARIA CHE VIVE ALLE SPALLE DI MILONI DI
LAVORATORI
CONTRO IL 'RIORDINO' NORMATIVO
ABOLIZIONE DEL CAPOTRENO E SOVRACCARICO
DI RESPONSABILITA' AL MACCHINISTA, DELEGA ALLE IMPRESE
DI IMPORTANTI
ASPETTI NORMATIVI, OVVERO LA PRIVATIZZAZIONE DEI
REGOLAMENTI FERROVIARI
CONTRO I LICENZIAMENTI
DEI FERROVIERI CHE SI SONO IMPEGNATI PER DIFENDERE LA
SICUREZZA
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