Scarmagno, avviso del sindaco
dopo il rogo in fabbrica: "Non mangiate le verdure della zona"
Bot Sartor:
"Ci sono arrivate segnalazioni di verdura e frutti che sembrano bruciati.
I risultati degli esami ell'Arpa non ci saranno prima di otto giorni, così ho
preferito emettere questo avviso a scopo precauzionale"
di JACOPO
RICCA
|
04 giugno
2016
Un avviso
che invita la popolazione a non mangiare frutta e verdura prodotta nella zona
di Scarmagno. Pierluigi Bot Sartor, il sindaco del paese dove lunedì sera è
esplosa la fabbrica di vernici Darkem, ha pubblicato un testo a nome del Comune
dove invita i cittadini a non servirsi dei prodotti raccolti nei campi della
zona: "Ci sono arrivate diverse segnalazioni di verdura a foglia larga e
frutti che sembrano essere bruciati dopo l'incendio dell'altra sera ho
preferito emettere questo avviso a scopo precauzionale - spiega il primo
cittadino - L'Arpa ci ha consegnato le analisi di aria e acqua e non ci sono
elementi di allarme, ma per avere i dati su che cosa si è posato sul suolo ci
voglio otto giorni quindi mi è sembrato saggio invitare tutti a non mettere a
rischio la salute finché non ci sono certezze in merito".
Il problema
riguarda in particolare orti e frutteti nell'area collinare del comune verso
dove tirava il vento la sera dell'incendio che ha ferito 14 persone e distrutto
la fabbrica di proprietà della famiglia D'Arco e alcune case: "Abbiamo
richiesto ad Arpa e all'Asl di Ivrea di fare tutti gli accertamenti necessari,
anche perché non sappiamo di preciso che cosa sia bruciato nel rogo. C'è
un'indagine in corso della procura, ma non vogliamo sia messa a rischio la
salute dei nostri cittadini" aggiunte Bot Sartor che per lunedì ha
convocato un tavolo con tecnici ed esperti per capire come agire.
L'area dove
si segnalano le prodotto rovinati dai fumi della fabbrica non coinvolgerebbe i
paesi limitrofi dove si trovano diverse aziende agricole: "Noi abbiamo
avuto notizia di problemi negli altri comuni o nelle attività produttive"
conclude il sindaco. Dall'Arpa invece fanno sapere di non aver ancora
comunicato i dati relativi alla situazione del suolo, ma che quelli sull'aria
raccolti subito dopo l'incendio non destano particolari preoccupazioni.
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