domenica 21 marzo 2021

21 MARZO - DOPO L'8 MARZO. LA NECESSITÀ DELLA LOTTA, CONTRO L'USURA SCIENTIFICA DEI METODI OCRA E KAIZEN CHE CONSUMANO IN FRETTA LE OPERAIE

EVOCA - L'APPLICAZIONE COMBINATA DEL METODO DI VALUTAZIONE DEI LAVORI RIPETITIVI SULLE LINEE DI MONTAGGIO 'OCRA', I CORSI MOTIVAZIONALI KAIZEN, PER IL MASSIMO DI EFFICIENZA DISCIPLINATA NELLA PRODUZIONE ALLA CATENA, PRODUCE DISTRIBUTORI AUTOMATICI PIÙ VELOCEMENTE E ABBASSA ALTRETTANTO VELOCEMENTE LA SOGLIA ANAGRAFICA DELLE PATOLOGIE: SI ESTENDE LA MASSA DELLE OPERAIE CON DISTURBI E LIMITAZIONI ANCORA IN GIOVANE ETÀ. PER CHI NON REGGE I RITMI  FIOM FIM UILM HANNO PENSATO ALL'ESODO INCENTIVATO 'VOLONTARIO'.




PROSEGUE LA CAMPAGNA DELLO SLAI COBAS SC, CONTRO LO SFRUTTAMENTO PADRONALE E I LORO SERVI

QUESTO L'APPELLO DISTRIBUITO DOPO LO SCIOPERO DELL'8 MARZO



Il suo danno… ‘NON PRESENTA LE CARATTERISTICHE PER IPOTIZZARE UN’ORIGINE PROFESSIONALE’.


Quante operaie e operai si sentono rispondere così? Alla Medicina del lavoro? Tante, troppe.

Eppure in fabbrica una parte importante soffre di problemi alle articolazioni superiori, cuffie, spalle, cervicale, alla colonna vertebrale, o per il classico tunnel carpale. CASUALITÀ??? 

 

Alle visite di idoneità ci si sente dire ‘ … ti vedo in forma eh roccia?’ per poi essere rispedite sulle linee, sempre più spesso con limitazioni.

A scontrarsi con la direzione, responsabili di reparto, medico competente, che si rimpallano la gestione delle limitazioni, a danno degli operai.

Una battaglia individuale che non arriva ad incidere sulle cause: il modo di produzione, l’organizzazione del lavoro in fabbrica, dove la velocità è sempre al centro, costi quel che costi. E chi non ci sta viene continuamente spostato dalle ‘linee centrali’ per non interferire.

Alta flessibilità e mobilità nei reparti, tempisti, per aumentare la produttività delle linee. È una ristrutturazione quella in corso, sfruttano la crisi e la cassaintegrazione, per arrivare a produrre sempre più macchine con meno operaie.

E per chi non regge i ritmi è aperta la strada delle ‘dimissioni volontarie’.

STIAMO RACCOGLIENDO LE SEGNALAZIONI PER UNA DIFESA ORGANIZZATA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DOVE INEVITABILE, PER UN’AZIONE COLLETTIVA ALLA MEDICINA DEL LAVORO.

Le dimissioni hanno ben poco di volontario. Le candidature sono confermate solo dall’azienda. E rappresentano la copertura di una vita di sfruttamento, che oggi non porta più alla pensione, ma si ferma molto prima, con la buona uscita contrattata dai confederali. Che non combattono l’usura sulle linee di montaggio, ma si contendono i verbali di conciliazione delle dimissioni volontarie.

Tanto utili, che l’azienda ha chiesto la proroga dell’accordo sindacale al 10 marzo.

Questi sono gli strumenti che permettono all’azienda di avere liquidità, sulla pelle e sul portafoglio degli operai, cassa integrazione ed esuberi incentivati (anche con la Naspi!!!). Lamentano il 35% in meno di fatturato, dicono di non vendere, ma producono lo stesso molte macchine (10/15% in meno).

I padroni cercano sempre di scaricare sui lavoratori il peso delle loro crisi.

Attenzione, Evoca non rappresenta una eccezione. È un modello di contrattazione dei sindacati confederali, applicato già in larga misura, es Tenaris, Brembo, Montello… Iveco, dove su 1300 operai 350 sono stati giudicati ‘inadatti alla produzione’, RCL di grado 3 consumati, quindi da espellere.

Rsu e loro sindacati non rappresentano una difesa degli interessi operai. Con questi accordi tra l’altro, aiutano i padroni ad eliminare velocemente i contratti a tempo indeterminato, più tutelati e a sostituirli con le agenzie, con il precariato a vita.

Non è certo il mondo che i figli degli operai, chiedono ai loro genitori.

E di difesa della salute, del posto di lavoro, del salario, non c’è traccia nel nuovo CCNL dei metalmeccanici.

Un contratto chiuso in tutta fretta, sotto l’ombrello del governo Draghi, delle banche della finanza di Confindustria, per dare ‘la pace sociale ai padroni nelle fabbriche metalmeccaniche’ per evitare che la potenziale ribellione operaia, che va ben oltre il contratto, si possa legare alle generali condizioni di sfruttamento. 25 euro lorde al 5 livello, legati all’inflazione. Servono soldi veri subito. Con una revisione dei livelli che schiaccia le mansione verso il basso e da ai capi, esclusivo diritto di decisione sotto la copertura della professionalità, della competenza… Invece i soldi sono andati su Metasalute, in tempi di crisi sanitaria, con la sanità popolare al disastro, un bell’aiuto ai profitti dei padroni della sanità privata.

I sindacalisti che hanno parlato nelle assemblee e lo hanno definito ‘ottimo’, conoscono i profitti dei padroni e gli stipendi degli operai?

UN CONTATTO DA CONTESTARE INSIEME, OGGI E NEI PROSSIMI MESI.

SLAI COBAS per il sindacato di classe


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