Una partecipata e combattiva manifestazione che ha visto a Palermo oggi 8 marzo nello sciopero delle donne, più di un centinaio di donne lavoratrici, precarie, disoccupate in maggioranza in lotta, in piazza anche lavoratori che hanno sostenuto attivamente lo sciopero.
In piazza e in sciopero precarie Assistenti nei servizi scolastici da più di 11 mesi senza lavoro e reddito di Palermo e provincia, Catania e Trapani e Provincia con mamme di bambini disabili, lavoratrici della scuola in piazza resistendo all'attacco contro il diritto di sciopero della CGS in questo settore, precarie call center ipersfruttate, precarie/i del settore turistico e dello spettacolo pesantemente attaccati nella fase pandemica, disoccupate/i
dello Slai Cobas per il sc, SGB, Cub informazione e spettacolo, Usb, compagne e lavoratrici del Mfpr, una piccola rappresentanza di studentesse medie. Giovani compagni di Potere al popolo e Pcl, compagni di proletari comunisti hanno aderito e sostenuto lo sciopero dell'8 marzo.
Tanti gli interventi al megafono di denuncia e lotta, gli slogan, ampio volantinaggio della piattaforma nazionale delle donne e del volantino/appello dell'Assemblea nazionale delle lavoratrici e lavoratori combattivi che ha assunto lo sciopero dell'8 marzo come tappa necessaria della doppia lotta della maggioranza delle donne sfruttate e oppresse da questo sistema capitalista.
La manifestazione è stata aperta ricordando tutte le donne uccise per cui non basta e non può bastare solo il lutto ma occorre lottare a 360 gradi contro il sistema sociale capitalista, sessista, maschilista e in cui viviamo che produce la violenza sulle donne fino agli odiosi femminicidi.
Lo sciopero delle donne è stato detto è uno sciopero che parte dalla condizione di lavoro/non lavoro, salario/non salario, discriminazioni di genere ma si estende a tutti gli ampi aspetti della condizione di oppressione delle donne, nell'intreccio classe/genere, è uno sciopero in questo senso non genericamente sindacale ma è uno sciopero che ha una valenza ideologica/politica che pone la prospettiva rivoluzionaria della lotta delle lavoratrici, delle donne proletarie, che deve collegare le lotte quotidiane ad una prospettiva più ampia perchè viviamo in un sistema sociale che fa della doppia oppressione delle donne una sua base/cardine, per questo non può essere abbellito nè ci possiamo accontentare di "quote" o più spazi in esso, come chiedono le rappresentanti del femminismo borghese/piccolo borghese, ma deve essere combattuto e rovesciato perchè la "nostra vita cambi davvero!"
La manifestazione di oggi si è collegata con tutte le lavoratrici/donne in sciopero e lotta oggi e ha affermato con forza che l'8 marzo è lotta, che l'8 marzo deve essere rosso, proletario e internazionalista, salutando tutte le masse femminili che lottano nel mondo contro sfruttamento e doppia/tripla oppressione
Per ogni donna uccisa e offesa siamo tutte parte lesa!
la lotta della maggioranza delle donne è a 360 gradi!
l'intervento di una lavoratrice precarie del settore turismo
Le lavoratrici, donne si arrabbiano giustamente contro i personaggi politici della Regione e
contro la digos che le filma illegalmente
Ottengono anche un incontro al palazzo
La rabbia più che legittima contro i palazzi del potere di una madre separata
con due bambini disabili
https://www.facebook.com/100009211697071/videos/2785557935094569
https://www.facebook.com/teleone.it/videos/916907582392461
Lavoratrici Slai Cobas: "8
marzo tutte in sciopero per i nostri diritti e per la nostra vita"
„
per i nostri diritti e per la nostra vita"
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