A fronte della chiusura da lunedì 15 marzo al 6 aprile 2021 degli asili comunali per cui 82 lavoratrici e lavoratori dell'ausiliariato, dipendenti della Ditta Servizi Integrati srl, rischiano di perdere 20 giorni di lavoro e di salario, che pesa enormemente su stipendi già molto miseri, dopo assemblea con le lavoratrici e lavoratori, comunichiamo e chiediamo quanto segue:
Le lavoratrici non vogliono che questa nuova situazione di chiusura degli asili sia "tamponata" con la richiesta della Fis, che per le lavoratrici l'anno scorso è stata solo una vessazione, con ritardo di mesi del pagamento dell'Inps (alcune lavoratrici ancora oggi stanno attendendo il pagamento degli assegni familiari) e una copertura salariale solo del 60%; nè detraendo ferie che per legge devono servire solo al recupero psicofisico.
Di seguito, quindi, le nostre proposte alternative che hanno lo scopo sia di difendere i lavoratori, sia di migliorare lo stato degli asili per la salute dei bambini e del personale educativo per una riapertura in sicurezza.
1) pur con gli asili chiusi, le lavoratrici e lavoratori ausiliari possono lavorare all'interno per fare con accuratezza pulizie straordinarie (anche di mobili/strutture varie/centinaia e centinaia di giocattoli, ecc.) e sanificazione degli ambienti - si sottolinea che la chiusura degli asili avvantaggia questo lavoro, permettendo alle lavoratrici di rispettare al massimo il distanziamento che nella ordinaria attività con asili aperti, non è possibile;
2)
utilizzare una parte dei giorni di chiusura per fare in smart working
i corsi di aggiornamento e formazione professionale sulla sicurezza,
tenendo conto che oltre una formazione per la situazione in corso di
epidemia, a tutt'oggi devono essere ancora fatti corsi per
antincendio e primo soccorso;
3) in subordine - recupero
dei giorni di fermo dal 15/3 al 6/4 nel periodo estivo: luglio e
agosto; anche in questo caso le scuole chiuse permetterebbero una più
efficare attività lavorativa;
4) In ulteriore subordine:
le lavoratrici e i lavoratori accetterebbero la FIS, solo e soltando
all'attuarsi di due condizioni: l'anticipazione da parte della Ditta
della Fis; l'integrazione dell'indennità da parte del Comune, perchè
copra il salario perso - tenendo conto che per il Comune non è un
costo in più, avendo posto in bilancio il pagamento di tutte le
giornate, e che non è giusto che a risparmiare sia solo il Comune e
a perdere solo le lavoratrici.
Per quanto sopra chiediamo un immediato incontro con il Comune, con l'Ass. Castronovi, a cui sarebbe opportuna e necessaria la presenza del responsabile della Servizi Integrati.
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