martedì 30 marzo 2021

30 marzo - COBAS SCUOLA.......COSÌ NON VA

 

ROMA - I FASCI E LA LEGA AL MICROFONO DEL COBAS CONFEDERAZIONE

(Da una informazione di un lavoratore della scuola - OGNI COMMENTO E' SUPERFLUO...)

Venerdì scorso, il 26 marzo, giorno dello sciopero della scuola, ai microfoni della Confederazione dei Cobas davanti a Montecitorio hanno parlato anche due deputate di destra, rispettivamente della Lega e di Fratelli d'Italia. Quest'ultima, Paola Frassinetti, vice presidente della Commissione cultura della Camera, ha rivendicato pubblicamente il suo intervento alla manifestazione dei lavoratori della scuola.

È da ritenersi grave che gli organizzatori, Confederazione dei Cobas e Priorità alla scuola, abbiano consentito questa incursione neofascista in una piazza di lavoratori.

I responsabili si giustificano dicendo che l'invito era rivolto alla totalità dei politici, ma che solo due deputati lo avrebbero raccolto, appunto un esponente della Lega e un altro di Fratelli d'Italia. Insomma, non sarebbe stato possibile negargli la parola dopo averli invitati...

Riportare alla memoria un fatto puoi aiutare a capire meglio che non può darsi una vera lotta autorganizzata se l'obiettivo del sindacato è essere riconosciuti dal palazzo.
Roma, 7 luglio 2015, via Cesare Battisti, altezza Piazza Santi Apostoli, il responsabile Cobas trova il coraggio, stavolta sì, di togliere a qualcuno la parola, ma non si tratta di deputati, bensì di lavoratori in lotta che protestavano contro la Legge 107 di Renzi.

I manifestanti, autorganizzandosi, bloccarono la strada per protestare e riunirsi in assemblea all'aperto, ma il responsabile Cobas, per dissociarsi da loro, di fronte alle pressioni della polizia, li privó del microfono e li invitò ad andare via. Alcuni tra i collaboratori di quest'ultimo insultarono i manifestanti più attivi. La stessa cosa fece il capetto Cgil, che insieme ai Cobas gestiva la piazza. Poi fu il momento degli Autoconvocati della scuola (Cgil), che tentarono di strappare a forza il megafono dalle mani dei manifestanti. Alla fine venne il turno della polizia, puntuale come sempre, disperse i manifestanti a spinte, ne fermò e ne identificó alcuni. Retourn a la normale...

Il 26 marzo 2021 è stato dato spazio nella piazza degli scioperanti a due nemici della scuola e dei lavoratori. I professionisti del buon senso trovano non contraddittorio far parlare i deputati e tappare la bocca ai lavoratori...


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