L'Afeva: 'Doveroso un nuovo
processo nei confronti di Schmidheiny'
La posizione dell'Associazione
Familiari e Vittime Amianto in attesa della pronuncia della Corte
Costituzionale
Si è svolta questa mattina l'udienza pubblica (nella
foto, di Assunta Prato, da facebook) davanti alla Corte Costituzionale per per
la questione di legittimità sollevata dal gup di Torino nel processo
Eternit-bis, ormai quasi un anno fa. Nell'attesa della pronuncia della
Consulta, l'Afeva ha diffuso questa nota: “Quella decisione – con la quale il
Giudice, dubitando della possibilità di iniziare un nuovo processo a carico di
Stephan Schmidheiny per omicidio volontario, rimetteva la decisione alla
Consulta – ci aveva lasciato profondamente insoddisfatti, per più motivi,
brillantemente esposti oggi in udienza dall'avvocato di Afeva, Laura D'Amico,
dal professor Riverditi, dall'avvocato Bonetto, dall'avvocato Gatti, ai quali
va tutta la nostra gratitudine per il lavoro svolto anche in questo caso”. “Non
solo – prosegue la nota Afeva – un nuovo processo a Stephan Schmidheiny è
possibile, ma necessario e doveroso: perché nel frattempo la popolazione di
Casale e dintorni continua ad ammalarsi di mesotelioma; perché il precedente
processo non si era occupato delle morti dei singoli lavoratori e cittadini;
perché la sciagurata sentenza che ha chiuso il primo processo non era di
assoluzione ma solo di prescrizione; perché il diritto europeo non solo non
afferma l'opposto, ma anzi, in caso di accoglimento della questione, porterebbe
ad una condanna dello Stato Italiano per la mancata tutela fornita alle proprie
vittime...” “Attendiamo quindi fiduciosi la pronuncia della Corte, per poterci
lasciare alle spalle il prima possibile questa (speriamo ultima) pausa di
sospensione e riprendere, tutti assieme, il cammino verso una definitiva
affermazione di responsabilità nei confronti dell'ex-proprietario
dell'Eternit”.
Redazione On Line
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