venerdì 28 febbraio 2014

19 febbraio: "SENZA IMPRESA NON C'E' (LA LORO) ITALIA"

Roma, artigiani e commercianti in piazza: "A rischio la pace sociale"
Si tratta di medi e piccoli imprenditori che nella prima repubblica stavano legati e proliferavano all'ombra della DC, poi dei socialisti, ma con legami anche con l'ex Pci via via che si diventava un partito borghese; poi sono stati berlusconiani e nel nord sono loro che hanno ingrossato le fila della Lega. 
Ora, la Lega cerca di stargli dietro, ma il partito di maggior riferimento, che gli fa simpatia è il M5S
Si sono retti utilizzando, e non solo al sud, il lavoro nero.
Con la crisi vanno in fallimento, non ce la fanno ad andare avanti. Rivendicano dal governo misure urgenti in termini di tasse, semplificazioni, no alla burocrazia, richiesta di facilitazioni per il credito... e taglio del costo del lavoro.
Non si rivolgono, non dicono una frase di denuncia dei loro "padri", le grandi aziende capitalistiche, spesso multinazionali che hanno creato la crisi che inevitabilmente fa morti e feriti nel piccolo capitale, e che ora anche loro fanno la marcia reazionaria dei "40mila", sia pur virtuale. 
Sono fabbriche come la Fiat, come l'Ilva che hanno fatto chiudere o ridimensionare bottega alle tante ditte, dittarelle, artigiani, ma anche commercianti. 
Stravolgono coscientemente o incoscientemente la realtà, affermando che "Senza impresa non c'è Italia", che loro, non gli operai che producono e creano plusvalore, sarebbero le fondamenta del sistema produttivo italiano, da cui dipendono occupazione e stabilità. 
Hanno fondamentalmente una ideologia di destra, ma vengono lisciati dai mass media anche della sinistra.
I sindacati confederali avallano l'idea che piccoli e medi imprenditori e lavoratori sono nella stessa barca. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso a proposito della manifestazione, ha detto: “Le imprese hanno ragione di protestare perché sono in difficoltà, sono moltissime e rappresentano quasi un quarto del nostro sistema produttivo", Bonanni della Cisl ha affermato più chiaramente: "Nei prossimi giorni ci mobiliteremo anche noi, perchè lavoratori e imprese hanno oggi gli stessi problemi". 


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