Pomigliano.
I cassintegrati
contestano la convention della Fiat, e ricordano Pino
I lavoratori in cassa integrazione
della Fiat di Pomigliano D'Arco (Napoli) e del reparto logistico di Nola,
aderenti allo Slai Cobas, hanno manifestato questa mattina sul viadotto
che porta agli ingressi della fabbrica, dove era stata convocata una
convention con 700 concessionari italiani e stranieri.
I lavoratori chiedono il ritorno al
lavoro di tutti i cassintegrati.
''Mentre i lavoratori si ammazzano
per la disperazione - denuncia Luigi Aprea, ex Rsu in fabbrica - la Fiat
organizza mega eventi, quasi a dire 'vogliamo stupirvi con effetti
speciali'.
Lo ha fatto in passato, annunciando
rilanci industriali per questa fabbrica, mai avvenuto, e lo fa oggi.
Ma noi siamo qui, con il rammarico
nel cuore per aver salutato il nostro compagno Giuseppe,
che si è ammazzato solo pochi giorni
fa.
Questo dramma rispecchia tutta la disperazione
dei cassaintegrati: loro festeggiano tra scenografie colossali mentre
sterminano i cassaintegrati.
Non ci stiamo''.
Dichiarazione stampa della Fiom–Cgil
di Napoli, in merito alla morte del lavoratore Fiat Giuseppe De
Crescenzo.
“La Fiom-Cgil
di Napoli esprime profondo cordoglio alla famiglia del dipendente Fiat
di Pomigliano d’Arco Giuseppe De Crescenzo”
La notizia
del suicidio del lavoratore ci lascia sgomenti.
E’ insopportabile che una persona decida di farla finita per la disperazione di vivere un forte
E’ insopportabile che una persona decida di farla finita per la disperazione di vivere un forte
disagio
sociale, aggravato anche da una lunga condizione di cassaintegrato.”
“Questa
tragica morte non può passare inosservata nel silenzio assoluto, cosi come
avvenuto per altri tentativi di suicidio tra i lavoratori che solo per pura fatalità
non hanno avuto lo
stesso
drammatico epilogo.”
“E’
necessario invece interrogarsi seriamente su cosa sta succedendo tra i
lavoratori che, dopo anni di cassa integrazione si sentono esclusi ed
emarginati, e impegnarsi ognuno per le proprie responsabilità per favorire
soluzioni che permettano un rientro immediato nel ciclo produttivo dello
stabilimento.”
Fiom-Cgil
Napoli
Napoli, 5
febbraio
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