venerdì 28 febbraio 2014

26 febbraio: PD=I PIU' SFEGATATI SOSTENITORI DELLA TAV, CHIAMANO LO STATO RISPONDE. OVVERO CONTINUA LA "CACCIA ALLE STREGHE" CONTRO IL MOVIMENTO NO/TAV

Danneggiamenti a sedi Pd, indagato 23enne attivista 'No Tav'. Difensore: "Incensurato"
A casa del giovane sono state trovate bombolette spray, una decina di petardi, una maschera anti-gas e dei prontuari informativi del Movimento. Decine gli episodi avvenuti nel Milanese
Milano, 26 febbraio 2014 - Perquisizione dei carabinieri a carico di un 23enne ritenuto componente dell'ala piu' dura del movimento No Tav, in relazione al danneggiamento e imbrattamento di una decina di sedi del Pd nel Milanese. A casa del giovane - spiegano gli investigatori - sono state trovate bombolette spray, una decina di petardi, una maschera anti-gas e dei prontuari informativi del Movimento No Tav sugli accorgimenti da adottare durante le manifestazioni per scongiurare l'identificazione da parte delle forze dell'ordine.
Fra i vari episodi, quello piu' violento si era verificato il 21 novembre scorso ai danni della Sede del Circolo 'G. Carminelli' di via Archimede a Milano dove, dopo un tentativo di forzare la porta d'ingresso, era stato fatto esplodere un ordigno rudimentale che aveva mandato in frantumi una finestra. Era anche stata vergata la scritta 'No-Tav' sulle delle mura del Circolo e lasciata sul selciato una bandiera del movimento. Il giovane e' indagato per danneggiamento ed imbrattamento. Il provvedimento di perquisizione e' stato emesso dal pm antiterrorismo Maurizio Romanelli.

IL DIFENSORE - Il 23enne indagato per concorso con ignoti in danneggiamento e imbrattamento per il petardo fatto esplodere il 21 novembre davanti al circolo Pd "Carminelli" non ha precedenti, chiariscono gli
investigatori
, e "non è legato a gruppi politici", aggiunge il suo difensore. Secondo l'avvocato Sandro Clementi, il giovane "in passato ha partecipato a qualche manifestazione No tav" ma a questo si limiterebbe la sua adesione al movimento.
A lui gli inquirenti sono risaliti tramite la targa della macchina e probabilmente la perquisizione eseguita nella sua abitazione nell'hinterland milanese serve anche a identificare eventuali complici che hanno partecipato al blitz del 21 novembre, quando oltre all'imbrattamento con le scritte No tav, si è cercato di forzare l'ingresso del circolo e fatto esplodere un petardo abbastanza potente da danneggiare i vetri di una finestra di uno studio accanto al circolo.
"Siamo rimasti molto perplessi dall'iniziativa della perquisizione - commenta ora il legale - che potrebbe essere di tipo investigativo e informativo". I carabinieri hanno sequestrato oltre al computer, alcuni petardi, una maschera antigas, delle bombolette spray e quelli che chiamano dei "prontuari". Secondo il difensore, i petardi erano "delle miccette", la maschera antigas "ancora imballata", gli opuscoli erano "volantini, roba che scarichi da internet" e le bombolette spray "ancora intonse". Il giovane non è stato interrogato.





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