SVERGOGNAMOLO!
PRESIDIO AI CANCELLI FIAT DALLE ORE 9
Gli operai, suoi colleghi di lavoro di Fiat Pomigliano e Nola sono da poco ritornati dal funerale di "Peppe" e, in sede, quella dello Slai cobas di Pomigliano, non si parla d'altro: in fabbrica, alla Fiat di Pomigliano, è prevista la "periodica e festaiola Kermesse aziendale con tanto di rinfresco per 700 "invitati" tra investitori e concessionari pronti ad osannare le "nuove" di Marchionne.
Giuseppe de Crescenzo appena l'altro giorno si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa di Afragola.
Era uno dei 300 operai della Fiat confinati da Pomigliano nell'inesistente reparto Logistica e che - a fronte delle innumerevoli promesse di decollo industriale dei fantomatici "piani" dell'a.d. Fiat - si trovano da 6 anni collocati in cassa integrazione senza alcun verosimile futuro lavorativo. Come le migliaia di cassintegrati "senza futuro" di Fiat Pomigliano e delle aziende dell'indotto, tutti in ridimensionamento o chiusura come anche i ciechi possono constatare!
Oggi a Pomigliano, in tutte le fabbriche Fiat e dell'indotto collegato, settore che rappresenta la sostanza dell'industria italiana, si sta consumando una vera e propria tragedia industriale e sociale avallata da tutti: dal presidente Napolitano che spudoratamente nominò Marchionne cavaliere del lavoro, al governo Prodi che, con Rinaldini e Bertinotti (all'epoca cantori dello slogan elettorale di "un nuovo mondo è possibile" preteso da una sinistra ormai fallita) che plaudirono l'avvento in Fiat di questo "imprenditore illuminato". Per finire ai Berlusconi Monti ed i parenti Letta ed a Renzi dei nostri giorni senza dimenticare Camusso, Bonanni ed Angeletti! Tutti quanti insieme, "questi", con decenni di frottole stanno consapevolmente portando i lavoratori allo sfascio "stile Grecia".
Altro che "suicidi": noi, operai e compagni di Peppe e di tutti quei lavoratori che da anni si tolgono la vita - e che ormai si contano a centinaia - ben sappiamo che oggi, a questo punto, ci troviamo di fronte a veri propri OMICIDI DI STATO!
Lo Slai cobas convoca per oggi, ore 9, presidio operaio alla Fiat Pomigliano invitando i lavoratori indipendentemente da ogni loro iscrizione sindacale o meno e le loro organizzazioni disponibili.
Slai Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d'Arco, 6/2/2014
PRESIDIO AI CANCELLI FIAT DALLE ORE 9
Gli operai, suoi colleghi di lavoro di Fiat Pomigliano e Nola sono da poco ritornati dal funerale di "Peppe" e, in sede, quella dello Slai cobas di Pomigliano, non si parla d'altro: in fabbrica, alla Fiat di Pomigliano, è prevista la "periodica e festaiola Kermesse aziendale con tanto di rinfresco per 700 "invitati" tra investitori e concessionari pronti ad osannare le "nuove" di Marchionne.
Giuseppe de Crescenzo appena l'altro giorno si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa di Afragola.
Era uno dei 300 operai della Fiat confinati da Pomigliano nell'inesistente reparto Logistica e che - a fronte delle innumerevoli promesse di decollo industriale dei fantomatici "piani" dell'a.d. Fiat - si trovano da 6 anni collocati in cassa integrazione senza alcun verosimile futuro lavorativo. Come le migliaia di cassintegrati "senza futuro" di Fiat Pomigliano e delle aziende dell'indotto, tutti in ridimensionamento o chiusura come anche i ciechi possono constatare!
Oggi a Pomigliano, in tutte le fabbriche Fiat e dell'indotto collegato, settore che rappresenta la sostanza dell'industria italiana, si sta consumando una vera e propria tragedia industriale e sociale avallata da tutti: dal presidente Napolitano che spudoratamente nominò Marchionne cavaliere del lavoro, al governo Prodi che, con Rinaldini e Bertinotti (all'epoca cantori dello slogan elettorale di "un nuovo mondo è possibile" preteso da una sinistra ormai fallita) che plaudirono l'avvento in Fiat di questo "imprenditore illuminato". Per finire ai Berlusconi Monti ed i parenti Letta ed a Renzi dei nostri giorni senza dimenticare Camusso, Bonanni ed Angeletti! Tutti quanti insieme, "questi", con decenni di frottole stanno consapevolmente portando i lavoratori allo sfascio "stile Grecia".
Altro che "suicidi": noi, operai e compagni di Peppe e di tutti quei lavoratori che da anni si tolgono la vita - e che ormai si contano a centinaia - ben sappiamo che oggi, a questo punto, ci troviamo di fronte a veri propri OMICIDI DI STATO!
Lo Slai cobas convoca per oggi, ore 9, presidio operaio alla Fiat Pomigliano invitando i lavoratori indipendentemente da ogni loro iscrizione sindacale o meno e le loro organizzazioni disponibili.
Slai Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d'Arco, 6/2/2014
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