mercoledì 13 maggio 2020

13 maggio - ARCELOR/MITTAL TARANTO, NON CI SIAMO


comunicato stampa

gli operai ArcelorMittal e indotto attualmente non rappresentati nelle RSU

terranno in  2  presidi alle portinerie il primo giovedì 14 alla port A ore 6

per porre con decisione la necessità di realizzare assemblee regolari in fabbrica nell'ossevanza delle norme di sicrurezza


1) Nell'emergenza Coronavirus è giusto rivendicare il primato della difesa della salute e della vita dei lavoratori - per questo sin dall'inizio noi abbiamo sostenuto la posizione di ridurre al minimo necessario la presenza degli operai in fabbrica AM e Indotto ai quali andava comunque garantito la massima sicurezza DPI- distanziamento, ecc. Quindi non siamo stati d'accordo con le soluzioni prevalse in Prefettura di consentire fino a 3500 operai AM e 2000 operai indotto - di fatto dopo questa decisione abbiamo avuto i casi di COVID-19 alla AM, per fortuna per ora limitati e senza vittime.
vogliamo quindi che i lavoratori si esprimano in assemblee se siamo o no in sicurezza e dove non lo siamo di fermarsi
2) va avanti una cogestione del sindacato sulla linea di produrre comunque per il mercato e abbiamo  una cassintegrazione covid per tutti i lavoratori - nonostante ci sia una presenza dei lavoratori vicina alle cifre richieste da AM concesse dalla prefettura; cassaintegrazione su cui manca peraltro un accordo che la legittimi e non si vede l'ombra di 
una integrazione salariale per portarla al 100% del salario.
3) ArcelorMittal è nel pieno della crisi di sovrapproduzioneo e dentro l'acuta guerra commerciale che si sviluppa a livello mondiale. Quindi le concessioni in materia di organico e cassintegrazione all'azienda non mettono al riparo i lavoratori
dallo scarico della crisi sulla loro pelle con tagli occupazionali strutturali e intensificazione dello sfruttamento che si riflette sempre nelle condizioni di salute e sicurezza e nei costi antiinquinamento e ambientalizzazione.
Dobbiamo ribadire che gli operai sono per  la difesa degli organici, per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga, per l'accellerazione con organico interno dei lavori di ambientalizzazione e bonifica, per la regolazione dell'eventuale esubero solo con provvedimenti massicci di  prepensionamento dei lavoratori, che riteniamo necessari peraltro nella siderurgia e a Taranto in particolare.
Questa linea non è quella dei sindacati confederali che non organizzano questa lotta e ciò lascia i lavoratori senza guida e organizzazione, con il risultato che essi restano alla mercè dei voleri dell'azienda.
Ora la parola e l'azione deve passare ai lavoratori e sin da questo mese
Slai Cobas per il sindacato di classe - slaicobasta@gmail.com - 347530170

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