comunicato stampa
gli operai ArcelorMittal e indotto attualmente non rappresentati nelle RSU
terranno in 2 presidi alle portinerie il primo giovedì 14 alla port A ore 6
per porre con decisione la necessità di realizzare assemblee regolari in fabbrica nell'ossevanza delle norme di sicrurezza
1) Nell'emergenza
Coronavirus è giusto rivendicare il primato della difesa della
salute e della vita dei lavoratori - per questo sin dall'inizio
noi abbiamo sostenuto la posizione di ridurre al minimo necessario
la presenza degli operai in fabbrica AM e Indotto ai quali andava
comunque garantito la massima sicurezza DPI- distanziamento, ecc.
Quindi non siamo stati d'accordo con le soluzioni prevalse in
Prefettura di consentire fino a 3500 operai AM e 2000 operai
indotto - di fatto dopo questa decisione abbiamo avuto i casi di
COVID-19 alla AM, per fortuna per ora limitati e senza vittime.
vogliamo
quindi che i lavoratori si esprimano in assemblee se siamo o no in
sicurezza e dove non lo siamo di fermarsi
2)
va avanti una cogestione del sindacato sulla linea di produrre
comunque per il mercato e abbiamo una cassintegrazione covid
per tutti i lavoratori - nonostante ci sia una presenza dei
lavoratori vicina alle cifre richieste da AM concesse dalla
prefettura; cassaintegrazione su cui manca peraltro un accordo che
la legittimi e non si vede l'ombra di
una
integrazione salariale per portarla al 100% del salario.
3)
ArcelorMittal è nel pieno della crisi di sovrapproduzioneo e
dentro l'acuta guerra commerciale che si sviluppa a livello
mondiale. Quindi le concessioni in materia di organico e
cassintegrazione all'azienda non mettono al riparo i lavoratori
dallo
scarico della crisi sulla loro pelle con tagli occupazionali
strutturali e intensificazione dello sfruttamento che si riflette
sempre nelle condizioni di salute e sicurezza e nei costi
antiinquinamento e ambientalizzazione.
Dobbiamo
ribadire che gli operai sono per la difesa degli organici,
per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga, per
l'accellerazione con organico interno dei lavori di
ambientalizzazione e bonifica, per la regolazione dell'eventuale
esubero solo con provvedimenti massicci di prepensionamento
dei lavoratori, che riteniamo necessari peraltro nella siderurgia
e a Taranto in particolare.
Questa
linea non è quella dei sindacati confederali che non organizzano
questa lotta e ciò lascia i lavoratori senza guida e
organizzazione, con il risultato che essi restano alla mercè dei
voleri dell'azienda.
Ora
la parola e l'azione deve passare ai lavoratori e sin da questo
mese
Nessun commento:
Posta un commento