Leggiamo il messaggio e il fatto è grave.
Comunicate a Francesco Masella la nostra vicinanza (politica e morale) e solidarietà da Usi Unione Sindacale Italiana, per l'aggressione subita come rappresaglia per aver segnalato e fatto intervento sulle corrette condizioni di lavoro e di piena tutela della sicurezza.
Di fronte a fatti come questi, non vogliamo e non possiamo...prendere le distanze...nemmeno quelle di distanziamento sanitario di 1 metro, che pure rispettiamo sul lavoro e nella vita sociale quotidiana, a proposito di sicurezza e tutela della salute.
Chiediamo ai compagni e compagne dello Slai Cobas per il sindacato di classe, di comunicare a Francesco anche la nostra solidarietà e se siamo autorizzati a pubblicizzare anche noi il comunicato che è inserito sotto, nelle mailing lists e contatti che abbiamo, anche come efficacia deterrente e di informazione su questo grave episodio, che non deve diventare la condotta abituale contro operai e lavoratori e lavoratrici, sindacalizzati e non, quando intervengono per lavorare meglio, in sicurezza e in condizioni dignitose.
Un saluto - trasmette per Usi fondata nel 1912 Roberto Martelli
comunicato stampa
Taranto - grave aggressione ai danni del rappresentante dello slai cobas al Cimitero di Taranto
Taranto
- Il rappresentante RSA dello Slai Cobas sc, Francesco Masella, è
stato vigliaccamente aggredito sul posto di lavoro nella mattinata
del 16 maggio 2020 al Cimitero S. Brunone e ha dovuto ricorrere con
la faccia piena di sangue alle cure dell'ospedale SS.
Annunziata - vedi foto.
Martedì
ha subito una operazione al naso e gli stata per ora data una
prognosi di 35 giorni.
Quello
che è inaccettabile è che sul posto di lavoro possa avvenire un
così grave fatto di intimidazione verso il rappresentante slai cobas
e verso tutti i lavoratori iscritti allo Slai cobas sc, in materia di
tutela dei diritti, salari e condizioni di salute e sicurezza dei
lavoratori e che questo avvenga dopo la giusta e necessaria
presa di posizione del sindacato in materia di lavoro per
bonifiche.
I lavoratori risponderanno con la lotta e ogni altra iniziativa necessaria all'aggressione per ripristinare l'agibilità sindacale sul posto di lavoro e la trasparenza e legalità nella gestione dell'appalto e delle bonifiche
I lavoratori risponderanno con la lotta e ogni altra iniziativa necessaria all'aggressione per ripristinare l'agibilità sindacale sul posto di lavoro e la trasparenza e legalità nella gestione dell'appalto e delle bonifiche
azienda
, comune stazione appaltante, commissario delle bonifiche, prefettura
e istituzioni hanno il dovere di intervenire
Slai
Cobas per il sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com
347-1102638
20
maggio 2020
Il
comunicato dalla stampa sulla vicenda in corso sulla bonifica del
cimitero
Nella bonifica del cimitero San
Brunone, i lavoratori dello Slai
Cobas della
DR Multiservice ripropongono
“l’urgenza di conoscere dall’azienda il monte ore di lavoro
previsto per i lavoratori DR già operanti, il numero dei
lavoratori impegnati, le condizioni di sicurezza necessarie per lo
svolgimento di questa attività, ribadendo, come è stato già
espresso in altre occasioni da questo sindacato, che questo è un
lavoro aggiuntivo, fatto con risorse aggiuntive utilizzabili in
forme trasparenti e tracciabili, e che quindi deve avvenire fuori
dal normale orario di lavoro. con accordo con i rappresentanti
sindacali dei lavoratori cimiteriali”.
“Nel passato – evidenziano dallo Slai Cobas per il sindacato di classe – la mancata osservanza di questi criteri ha portato a situazioni penalizzanti per i lavoratori e non corrispondenti allo svolgimento corretto di queste lavorazioni. Riteniamo che questa volta le cose vadano fatte nella massima regola e massima trasparenza, al servizio dello svolgimento dei lavori nei tempi richiesti dalla direzione dei lavori e con l’osservanza di tutte le norme a tutela dei lavoratori”.
“Nel passato – evidenziano dallo Slai Cobas per il sindacato di classe – la mancata osservanza di questi criteri ha portato a situazioni penalizzanti per i lavoratori e non corrispondenti allo svolgimento corretto di queste lavorazioni. Riteniamo che questa volta le cose vadano fatte nella massima regola e massima trasparenza, al servizio dello svolgimento dei lavori nei tempi richiesti dalla direzione dei lavori e con l’osservanza di tutte le norme a tutela dei lavoratori”.
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