Lo
Slai Cobas sc Sanità Milano condivide la necessità, in primis per
tutti i lavorator* della sanità, di manifestare sotto le sedi degli
autori del disastro e i crimini perpetrati ai danni degli operatori e
della collettività. Ma riteniamo altrettanto necessario costruire
un'unità, vera e dal basso, che sappia unire e rendere protagonisti
i lavorator* al di la delle appartenenze. Per queste ragioni in
allegato, sotto, ri/lanciamo la piattaforma/proposta collettiva
Slai Cobas sc Sanità Milano
Slai Cobas sc Sanità Milano
cobasint@tiscali.it;
cobasdiclasse.mi@gmail.com; cell. 338-7211377
*****
da
ADL /CCOBAS
Oggi
è ormai difficile parlare del modello della sanità Lombarda senza
pensare a tutt’altra eccellenza: quella degli scandali e del
malaffare che hanno imperversato in questi 25 anni in questa regione
e senza parlare delle nefandezze combinate da Fontana e Gallera.
Impossibile non entrare nel merito di come sia cambiata la sanità,
sia per i pazienti che per gli operatori sanitari, con il progressivo
taglio al personale sanitario , la diminuzione dei posti letto, la
chiusura di interi presidi ospedalieri , le vergognose liste
d'attesa, le drastiche diminuzioni dei finanziamenti( in 10 anni 37
miliardi di euro). In corsia, giorno dopo giorno, abbiamo vissuto, da
oltre 30 anni, il lento e progressivo sgretolamento percepibile e
palpabile lottando, come sindacalisti conflittuali abbiamo combattuto
e ancora combattiamo, contro il dissolversi di quel diritto alla
salute sancito dalla Costituzione. Purtroppo chi ha Governato la
Lombardia non si è mai fatto scrupoli di sottrarre risorse al
pubblico per destinarle al privato, agli amici di merende, inventando
anche il sistema dei rimborsi e delle convenzioni in un regime di
presunta concorrenza tra sanità pubblica con quella privata. Ebbene
sì, in Lombardia, se ripercorriamo lo scenario degli ultimi 25 anni
, “Romanzo Criminale e la banda della Magliana” al confronto
apparirebbero come dei dilettanti . La Lombardia, infatti, non è
solo stata il bancomat di malaffare, ma la costruzione di un vero e
proprio sistema di potere politico condizionato a volte dalle
infiltrazioni mafiose. Riassumere il Governo Lombardo di Centro
destra in sanità potrebbe essere la trama di un serial televisivo e
la sceneggiatura la trovate scritta nei tribunali, con l’audience
assicurato, con reati di concussione, corruzione, turbative d’asta
, abuso d’ufficio, scandali sugli emoderivati, sugli appalti,
sull’edilizia ospedaliera, sui rifiuti, sulle protesi ortopedice e
odontoiatriche, con arresti di governatori ed assessori i cui hobby
preferiti erano le feste nelle ville, le vacanze sugli Yaicht, i
pacchetti di voti acquistati, i fondi neri alle cliniche private. Ci
ricordiamo bene di Governatori ed assessori occupati dal loro
profitto, ad esercitare il loro potere assoluto mentre i cittadini
rivendicavano i servizi essenziali e la possibilità di curarsi senza
dover attendere mesi e anni. Qualcuno provò a dare un segnale di
discontinuità, come il pool mani pulite, ma nonostante gli arresti
eccellenti, come in una romanzo senza fine, hanno continuato nel
malaffare a sottrarre milioni, se non miliardi di euro, alla
comunità, intasando le liste d'attesa e rendendo sempre meno
accessibile il diritto alla salute.
Hanno agito indisturbati per anni
e mentre la politica chiudeva un occhio apriva il portafoglio ai
propri conti e a quelli delle cosche, tagliava migliaia di posti
letto, pronti soccorso, accorpava reparti, facendo crollare il
rapporto di 5 posti letto per ogni 1000 abitanti, fenomeno ormai
chiaro a tutti in questa emergenza Covid. Risuonano in noi le parole
: state a casa, gli ospedali sono al collasso, i medici e gli
operatori sanitari non bastano, fanno turni disumani, non ci sono
posti letto, non ci sono postazioni di ossigeno terapia.In tutto
questo ancora una volta, solo, l’abnegazione del personale
sanitario è stata un eccellenza da premiare non certo il governatore
Fontana, e l'assessore Gallera che hanno governato in perfetta
continuità con i loro predecessori. Il sistema sanitario Lombardo,
va completamente cambiato sradicando quei meccanismi fino ad ora
utilizzati. Gallera e Fontana sono i maggiori responsabili di ciò
che è accaduto negli ospedali lombardi, del recor mondiale di
decessi in una regione provocando 15000 morti in Lombardia,. Chi
lavora negli ospedali lombardi aveva denunciato, fin da subito, a
voce alta che il contagio avrebbe messo in ginocchio tutta la sanità
pubblica lombarda, ma sono stati sbeffeggiati al suono di allarmisti.
Eh già per loro era solo un'influenza e non una pandemia. Incuranti
sono andati avanti per la loro strada anche quando abbiamo denunciato
il caso dei reparti nuovi che potevano essere utilizzati nell’ex
ospedale di Legnano, quando dicevamo che a Pogliano Milanese poteva
essere utilizzata una struttura RSA, finita e non ancora inaugurata,
con 280 posti letto, quando suggerivamo l’utilizzo dello
Stomatologico di Milano in Via Pace, quando parlavamo di mascherine
inadeguate appaltate ad una ditta di pannolini. A loro interessava
solo la costruzione dell’ospedale in zona fiera con i malati
confinati nei corridoi degli ospedali al collasso o mettere i
positivi nelle RSA a contatto con i pazienti anziani e più fragili .
Un ospedale fantasma ma pavoneggiato, in conferenza stampa, come la
panacea di tutti i mali che avrebbe ospitato e curato 500 pazienti
che sarebbe stato di supporto a tutta la regione e all’Italia
intera. I 500 posti letto sono diminuiti, conferenza stampa dopo
conferenza stampa, a 400, 300, 200, 50 posti letto, e mentre le
ambulanze continuavano a portare pazienti negli ospedali già
strapieni, l’ospedale nuovo che verrà presto smantellato perchè
inutile, ha ospitato solo 25 pazienti in tutto. L’impatto mediatico
della propaganda politica è stato perfetto, il nemico non era più
il Covid, improvvisamente era diventato il Governo di Roma, ed in
pompa magna hanno occupato tutti i canali televisivi mentre i
Lombardi morivano negli ospedali, e nelle RSA dove la loro delibera
XI/2906 ha di fatto sterminato una generazione. Crediamo che sia
ormai evidente che la Regione Lombardia necessiti di essere
commissariata, Fontana e Gallera devono rispondere per la loro
manifestata incapacità e per continuità con le politiche
formigoniane. Il Sistema sanitario deve cambiare indipendentemente da
chi ci Governa, va:
·
ripristinato fin da subito il patrimonio di posti letto di almeno
5posti x 1000 abitanti come misura di garanzia per la gestione di
tutte le forme di patologia acuta, presenti e future, recuperando ove
possibile gli ospedali chiusi solo per le logiche di risparmio e
integrando l’assunzione di medici ed operatori sanitari, a partire
dai precari e vanno reinternalizzati tutti i servizi;
·
abolita la Sanità convenzionata, lasciando che il privato agisca,
come da Costituzione, e cioè si affianchi all’iniziativa pubblica
ma i fondi devono essere destinati prevalentemente al pubbilco;
·
potenziata la medicina territoriale, unica arma efficace contro
l’ospedalizzazione inappropriata, sia oggi che in futuro.
Insomma
da oggi dobbiamo pretendere la salvaguardia ed il rispetto dell’
art 32 della Costituzione : "La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività,
e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere
obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per
disposizione di legge." Il conclusione dobbiamo essere capaci di
stravolgere il sistema sanitario Lombardo, sradicando quei meccanismi
di profitto che ci hanno portato fin qui altrimenti la realtà che ha
svelato il covid ci avrà lasciato solo l’unica grande eredità
delle tante vite perse e alla prossima emergenza pagheremo ancora più
caro lo scotto di lasciarli proseguire per il loro cammino e le loro
logiche di mero profitto.
Per
questo come ADL Cobas riteniamo sia necessario costruire una grande
manifestazione popolare e di massa a partire da Palazzo Lombardia per
far sentire forte la nostra voce.
Adesso
a casa restate voi.
ADL
Cobas Lombardia.
La
piattaforma/proposta dello Slai Cobas per il sindacato di classe
Sanità – Milano
NELLA
FASE 2
NOI
OPERATORI SANITARI CONOSCIAMO BENE QUAL’È LA REALTA IN CUI CI
HANNO FANNO LAVORARE E NELLA QUALE CONTINUANO. CI HANNO ESPOSTI AL
CONTAGIO E CONTINUANO A FARLO. A MORIRE E FARCI MORIRE!
SANTI
ED EROI SUI GIORNALI, CARNE DA MACELLO IN CORSIA!
medici
e infermieri e tutti i lavoratori della sanità non si possono
permettere di aspettare risorse che non arrivano; non possono
permettersi di continuare a stare zitti e a farsi zittire.
ABBIAMO
IL DIRITTO DI CHIEDERE E PRETENDERE QUELLO CHE SERVE PER LA NOSTRA
PROTEZIONE, PER QUELLA DEI PAZIENTI E PER NON CONTAGIARE I NOSTRI
CARI:
QUÌ
E ORA!
QUESTA
LA PIATTAFORMA IMMEDIATA DELLO
Slai COBAS Sindacato di classe
PER
OPPORSI E RESISTERE ADESSO!
lavorando
per UNIRE TUTTI I LAVORATORI E COSTRUIRE LA PROSPETTIVA,
DI UN MODELLO DI SANITÀ AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITÀ E NON DEL
PROFITTO!
MA
IN QUESTA FASE 2 ABBIAMO, TUTTI QUANTI, IL DIRITTO-DOVERE DI CHIEDERE
CONTO AI FONTANA/GALLERA/SALVINI DELLE STRAGI NELLE RSA E DI QUELLA
CHE SI PROSPETTA NELLA SANITÀ PUBBLICA E NELLA SOCIETÀ, visto che
dicono “che rifarebbero tutto quello che hanno fatto”, cioé
distruggere un bene pubblico e ingrassare i profitti dei padroni
della Sanità Privata, mettendo in conto quanti operatori
sanitari-lavoratori-pazienti sono “sacrificabili”
*
DOTAZIONE DI TUTTI I DPI secondo il TU 81/08 (maschere FFP2 e FFP3;
facciali…), per tutti i lavoratori, adeguati al contesto in cui
lavoriamo, in numero sufficienti e
formazione sull’uso, vestizione e svestizione, di detti ausili,
senza accettare il “disco rotto” che non ci sono e non arrivano e
che il COVID-19 è entrato ovunque
*
SCREENING DIAGNOSTICO, tamponi rinofarigeo, COVID19
A TUTTO IL PERSONALE, non solo per i sintomatici, per
iniziare a tracciare e limitare il rischio di essere, per i
lavoratori e pazienti ricoverati, veicolo di contagio e
contagiarsi. Negati nella sanità pubblica e che invece si
possono fare privatamente e a pagamento
*
INFORMAZIONE, giornaliera, SUL NUMERO DEI LAVORATORI CONTAGIATI, che
le Direzioni non forniscono con la scusa che si lede la privacy,
questo è stata la “narrazione tossica” che hanno usato nelle RSA
per coprire la strage di anziani e personale
*
ASSUNZIONI di personale all’assistenza (medici – infermieri -oss)
e dei lavoratori delle pulizie e ristorazione, che sono allo stremo e
sott’organico
*
SBLOCCO DELLE FERIE E DIRITTO AI RIPOSI perché i lavoratori sono
super stressati e rischiano di fare errori a danno loro e dei
pazienti
*
RAFFORZAMENTO DELLE
SANIFICAZIONI, ordinaria e covid19, con
la dotazione a tutti i lavoratori dei DPI, che non son le mascherine
chirugiche, di
protezione monouso e
attivazione della lavanderia interna, visto che i lavoratori sono
costretti a portarsi le divise da lavare a casa e questo significa
incentivazione alla diffusione di possibili contagi
*
RICONOSCIMENTO COME INFORTUNIO SUL LAVORO DA CONTAGIO COVID19 cosa
prevista dalla normativa vigente, mentre si mandano i lavoratori a
casa con temperetura o che sono venuti a contatto sia con pazienti
che colleghi positivi, facendo risultare “malattia generica”. Ed
il tampone viene effettuato ma soltanto con l’obiettivo di farli
rientrare al lavoro
*
STABILIZZAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE di ogni ruolo che in questo
momento è anch’esso in prima linea e che non sa quale futuro
l’attende, si veda la protesta dei medici specializzandi
*
LE MASCHERINE CHIRURGICHE NON SON UN DISPOSITIVO DI PROTEZIONE
ospedaliero dove il contatto coi pazienti è fisiologico e non si
possono mantenere le distanze, per cui i lavoratori hanno tutto il
diritto di
rifiutarsi di lavorare senza le protezioni necessarie nell’emergenza
covid19. Visto che sono state distribuite, e continuano a
distribuirle, mascherine taroccate e sotto inchiesta, come quelle
della Fippi e della Pivetti
*
POTENZIAMENTO DELLA RETE TERRITORIALE riaprendo i presidi tagliati,
per ridurre la pressione sugli ospedali, per contrastare il
diffondersi dei contagi e poter rispondere alle altre patologie non
covid. Rafforzando la medicina di base vero-basico-storico baluardo
della conoscenza medica e delle soluzioni curative
*
NO ALLO SPOSTAMENTO DEGLI OPERATORI DA UN REPARTO ALL’ALTRO perché
questo rappresenta un’ulteriore veicolo di possibili contagi, che
vanno contrastati e denunciati in quanto illegittimi. I cui autori
vanno denunciati agli organi competenti
*
ISOLAMENTO O QUARANTENA DEGLI OPERATORI SANITARI fuori dagli ambienti
domestici a salvaguardia della salute dei conviventi, reperiti e a
carico della Regione
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