1° maggio 2020 OPERAI, MAI PIU' COSI'!
In questo assurdo 1° Maggio è questo l’impegno che noi tutti dobbiamo assumere insieme.
Nel giorno che è la giornata internazionale di unità e lotta dei lavoratori di tutto il mondo siamo chiamati a una comprensione qui e ora del perchè ci troviamo in questa situazione.
Gli operai, i lavoratori producono tutta la ricchezza sociale. Ora se ne sono accorti tutti che senza di noi l'economia, la società non può andare avanti, tanto che ci fanno lavorare in ogni condizione, mettendo realmente e come non mai a rischio la nostra salute e la nostra vita.
Ci dicono in tutte le maniere che noi dobbiamo innanzitutto lavorare, e non per vivere come è naturale, ma per far vivere loro, i padroni, prima di tutto quelli più grandi come ArcelorMittal che non si è mai fermata.
Non bastavano sfruttamento, cassintegrazione, rischio lavoro e riduzione del salario, morti sul lavoro e da inquinamento, ora abbiamo la pandemia Coronavirus. Hanno trasformato la pandemia in una strage quotidiana che continua ad essere un grave pericolo ciclico e permanente.
Ci sono fattori naturali in questa epidemia, ma non è naturale sfruttare tutte le risorse ambientali e distruggere la natura per la sete di profitto del capitale; non è naturale che la sanità si sia trovata in condizione di non riuscire a salvare decine di migliaia di vite umane; non è naturale che le case di riposo dei nostri padri, madri si siano trasformate in un'ecatombe. Dietro tutto questo c'è sempre la stessa cosa: un sistema in cui contano innanzitutto i profitti dei padroni, con governi leggi a loro favore, con la corruzione politico-affaristica che tocca la sanità come tutti gli aspetti della società.
Ora il tempo si avvicina, operai, di non accettare tutto questo! Non ce lo possiamo permettere!
E' tempo di imporre con una nuova lotta generale, di cui gli operai sono e devono essere la prima fila e la forza determinante, che questa situazione cambi radicalmente, nelle fabbriche e nel sociale.
Cambiare significa tutto il contrario di stare a lavorare zitti, lavorare rischio o chiusi in casa.
Alla crisi pandemica che continua si aggiunge una devastante crisi economica dietro l'angolo.
Il lavoro attuale di tanti operai e lavoratori è a rischio, la cassintegrazione sarà permanente e tanti non rientreranno più in fabbrica. I soldi che erano pochi, ora sono tagliati dalla CIG e dall’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità, e non basteranno a tanti per vivere, continuerà una sanità che scoppia e non guarisce, una scuola sempre più inadeguata e fabbrica di disoccupati, trasporti e ogni aspetto della vita sociale divenuti un inferno di disagio e di file.
La “Fase 2” per noi non è quella che ci propongono padroni e governo/falsa opposizione.
FASE 2 per noi significa riprendere la parola e farci sentire, significa riunirci in sicurezza, in assemblea, significa costruire se necessario scioperi e tutte le forme di lotta necessarie, manifestazioni in sicurezza per dire forte e chiaro:
nessun posto di lavoro deve essere perso, nessun posto di lavoro può rimanere come ora, nessuno può rimanere precario e disoccupato quando c'è tanto da fare nella sanità, nei servizi sociali, tutti hanno diritto ad un salario garantito per vivere, lavoro o non lavoro.
In questi giorni bui dobbiamo essere solidali tra noi lavoratori e tra noi e le masse popolari deve nascere una nuova unità che ha bisogno di un nuovo sindacato di classe nelle mani dei lavoratori – non quelli che cogestiscono con padroni e governo questa emergenza sulla nostra pelle e ai nostri danni.
In questo 1° Maggio drammatico dobbiamo uscire da questa gabbia, esprimere la nostra rabbia, non cieca ma organizzata per una nuova fabbrica, una nuova società senza sfruttamento, distruzione e morte.
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